Graduatorie, Gps e supplenze

Ritiro domanda 150 preferenze: ultimi giorni disponibili prima dell’avvio dell’algoritmo, gli uffici scolastici invitano i docenti non interessati alle supplenze a provvedere

Tra le tante problematiche che complicano l’assegnazione degli incarichi a tempo determinato in vista dell’anno scolastico, c’è sicuramente quella della presenza negli elenchi di docenti che in realtà non sono interessati alla nomina. Sono docenti che hanno presentato la domanda per la scelta delle max 150 preferenze qualche settimana fa, ma che poi hanno ottenuto altro incarico o in ogni caso non sono più interessati a ottenere supplenza.

I vantaggi della rinuncia

Il loro permanere nelle graduatorie, in maniera passiva, oltre a intasare gli elenchi penalizza i colleghi falsando i turni di nomina. Le cattedre infatti che vengono assegnati a questi docenti vengono escluse dal turno di nomina in quanto già conferite, salvo poi tornare disponibili per i turni successivi dopo la manifestazione di volontà dei destinatari di non accettare l’incarico.

Questo può penalizzare docenti ben posizionati in graduatoria che avrebbero gradito quella destinazione, e che invece sono privati dell’occasione in favore di altri docenti posizionati peggio in graduatoria che posi ne usufruiscono nei turni successivi.

Tutto il meccanismo penalizza poi anche gli stessi uffici scolastici, che a causa del sopraggiungere di disponibilità successive, devono organizzare più turni di nomina di quanto sarebbe stato necessario.

Procedura su Istanze Online

Ecco perché in questi giorni in cui sta per essere avviato l’algoritmo (in alcune province gli uffici hanno già iniziato stamattina, ma il clou si verificherà da lunedì in poi), gli uffici scolastici provinciali invitano i docenti di ruolo e coloro che non sono interessati a supplenze annuali o fino al termine delle attività didattiche, a ritirare la domanda delle max 150 preferenze per le supplenze 2024/2025.

Se ipoteticamente tutti i candidati provvedessero, la procedura diventerebbe molto più snella e regolare nei confronti dei docenti interessati. Per ritirare la domanda è necessario accedere alla piattaforma Istanze Online del Ministero dell’Istruzione e del Merito e seguire le indicazioni.

Un gesto di responsabilità

Naturalmente la rinuncia ha senso se avviene prima dell’avvio dell’algoritmo. Al momento non è prevista alcuna sanzione per il mancato ritiro della domanda. E’ un atto richiesto ma non obbligatorio. Chi provvede dimostra grande responsabilità e rispetto verso il buon funzionamento del sistema scolastico e i colleghi.

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