Docenti italiani scavalcati da chi ha acquisito il titolo all’estero: Consiglio di Stato condanna il Ministero a inserirli nelle graduatorie, ma le verifiche sono severe
Prosegue la protesta da parte dei docenti che hanno preso parte ai concorsi degli anni passati e che adesso si vedono scavalcati da altri che hanno sostenuto il concorso successivamente. In particolare le proteste riguardano il tema degli insegnanti abilitati all’estero.
Le sentenze del Consiglio di Stato
Il ministro Valditara rispedisce al mittente le critiche e le polemiche, spostando l’attenzione su una visione più globale che dovrebbero avere gli insegnanti e il mondo della scuola in generale. Il presupposto è che anche gli insegnanti devono considerarsi inseriti in un ambito europeo e per questo bisogna rispettare le regole imposte dalla libera circolazione dei lavoratori.
Nello specifico, sulla questione oggetto di polemiche da parte degli insegnanti che si ritengono ingiustamente scavalcati da chi ha ottenuto l’abilitazione all’estero, Valditara ricorda che ci sono sentenze del Consiglio di Stato che condannano il Ministero a inserire nelle graduatorie anche i docenti che si sono abilitati all’estero.
Le verifiche del ministero
Il compito del ministero è quello di verificare che il titolo acquisito sia serio. In questo senso, bisogna verificare che i centri che l’hanno rilasciato siano vere università. Queste verifiche devono essere effettuate dal Ministero dell’Università che ha le competenze in materia di formazione degli insegnanti.
Non si può prescindere dalla considerazione che il percorso di specializzazione all’estero è diverso da quello italiano. Questo dipende dal fatto che l’Italia è l’unico Paese europeo che prevede la figura dell’insegnante di sostegno. Per questo il ministero ha deciso di integrare la preparazione di questi docenti abilitati all’estero con corsi organizzati sempre da Indire. Verrà coinvolto nel progetto anche l’Osservatorio per la disabilità, che avrà il compito finale di accertare le competenze acquisite.
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VALDITARA NON È ALL’ALTEZZA DELLA SITUAZIONE .VA MANDATO VIA E SOSTITUITO CON CHI HA PIU ESPERIENZA .NON BISOGNA FARE CONCORSI A RIPETIZIONE PER AVERE I SOLDI DEL PNRR..RISPETTATE I DICENTI
Non è giusto che chi ha fatto il servizio civile e servizio militare abbiano dei punti più e così superano docenti meritevoli in graduatoria. Perché a mio parere fare il militare o servizio civile non vuole dire che hanno acquisito esperienza per insegnare.