Graduatorie, Gps e supplenze

Presa di servizio scuola 2024: l’algoritmo è partito, ma non in tutte le province e migliaia di precari non conoscono il loro destino

Ultimo weekend prima dell’avvio ufficiale dell’anno scolastico, ma a regnare è ancora l’incertezza su ciò che accadrà, e il riferimento è soprattutto ai docenti precari in attesa di conoscere se e dove otterranno una cattedra. Senza dimenticare il quando. Si registrano ancora ritardi nelle nomine e nelle assegnazioni dei docenti, nonostante l’algoritmo per le gps sia partito in alcune province. Non è una sorpresa che la prima regione a partire sia stata il Piemonte, spesso apripista di questo genere di operazioni e virtuosa in quanto a tempistiche e organizzazione.

Presa di servizio a singhiozzo

Quel che più colpisce è come la situazione sia particolarmente eterogenea se si guarda la cartina geografica, con province in netto ritardo e altre che hanno già completato le operazioni. Questo comporterà una ripresa delle attività a macchia di leopardo che non va a beneficio dell’uniformità didattica a livello nazionale.

Quel che è certo è che in gran parte della penisola la presa di servizio avverrà dopo il 2 settembre, il che costituirà un problema non da poco sia per le scuole che per i docenti. Il sogno dunque di avere un organico completo già per il primo collegio docenti, fissato per il 2 settembre, sfuma anche quest’anno.

Le difficoltà individuali

Chi si ritroverà a prendere servizio a ridosso dell’inizio delle lezioni avrà mille difficoltà, che si ripercuoteranno sugli studenti. La conseguenza è spesso che gli insegnanti nemmeno sanno quali discipline dovranno insegnare. La gestione dei percorsi abilitanti non sta certo agevolando tutto il sistema.

Ci sono poi i docenti che dovranno fare i conti con trasferimenti improvvisi, spesso da una parte all’altra del Paese, con conseguenza elogistiche, personali e familiari tutt’altro che semplici da gestire.

Vedremo se l’inizio della prossima settimana porterà novità sostanziali, per il momento non si può fare altro che consultare i siti degli uffici scolastici di riferimento per ottenere notizie e aggiornamenti prima possibile.

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