Scuola

Assunzione diretta docenti: non da parte dei presidi ma del comitato di valutazione, se viene assunto un incapace il dirigente scolastico viene licenziato

Il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi Antonello Giannelli , a pochi giorni dall’avvio del nuovo anno scolastico, torna sul tema del precariato nel mondo della scuola e del sistema attualmente fallimentare dei concorsi. Le sue dichiarazioni sono state rilasciate a Tecnica della Scuola.

Il fallimento dei concorsi

Per Giannelli il sistema dei concorsi ha ampiamente mostrato il suo fallimento, sia dal punto di vista della qualità dei docenti che ottengono una cattedra sia per quel che concerne i numeri che parlano di una quantità di posti scoperti esorbitante.

Abbiamo circa 800.000 posti di insegnamento, circa 200.000 posti tra collaboratori scolastici ex bidelli, segretari delle segreterie, direttori delle segreterie, assistenti tecnici. Circa 1 milione di dipendenti ogni anno vanno in pensione, 30-40mila unità, è normale. O riusciamo a fare un concorso da 304.000 unità tra docenti non docenti all’anno oppure è chiaro che rimaniamo indietro.

Un docente su quattro è precario. I concorsi sono arrivati proprio alla frutta. La Francia è un’importante eccezione, ma la Francia è molto efficiente nell’assunzione, noi non lo siamo. Però se prendiamo Inghilterra, Germania, Olanda, Belgio, Finlandia, Paesi dell’Est eccetera fanno tutti l’assunzione diretta“.

Come funziona la chiamata diretta

Ma come dovrebbe funzionare l’assunzione diretta, secondo il presidente dell’associazione nazionale presidi? “Non sto parlando dell’assunzione diretta da parte del preside, ma da parte di un organo collegiale che si chiama comitato di valutazione che ha un ruolo importante nell’assunzione del personale dei docenti. Quando si procede con la conferma in ruolo di chi ha vinto il concorso, il comitato deve dare un suo parere. Perché lo deve poter dare soltanto a giugno e non lo può dare 10 mesi prima al momento dell’assunzione in modo che il dirigente scolastico si regola su quello che dicono i docenti? Non riesco a capire questo pregiudizio verso i dirigenti che sarebbero tutti corrotti, tutti despoti. Se uno mette in cattedra un incapace se ne accorgono subito tutti. Al terzo incapace licenziamo il preside”.

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