Graduatorie, Gps e supplenze

Algoritmo Gps nel caos: 16 docenti assegnati alla stessa cattedra, chiesta sospensione delle prese di servizio, annullamento convocazioni e la creazione di nuove graduatorie corrette

Non comincia bene il lavoro dell’algoritmo che assegna le supplenze nelle scuole da Gps in vista del nuovo anno scolastico. Con poche decine di province che hanno già provveduto ad avviare il sistema di informatizzazione nomine tra venerdì scorso e oggi, arrivano già segnalazioni di errori macroscopici che fanno perdere ancor più fiducia nei confronti del meccanismo.

I primi errori

Una problematica che fa prestare il fianco alle critiche dei detrattori già convinti, qualora ce ne fosse bisogno, che questo sistema ha una serie di limiti e che non è adatto a garantire una assegnazione efficace e trasparente delle nomine. Al contrario degli scorsi anni, il problema non è che l’algoritmo non torna indietro o che sono state assegnate incomprensibilmente posti migliori a docenti peggio posizionati in graduatoria. Questa volta se possibile il problema è ancora più grave perché si tratta di una semplice, se così si può dire, anomalia.

La protesta arriva da Milano dove un gruppo di precari della scuola della provincia ha occupato l’atrio dell’Ufficio Scolastico Territoriale (UST) di via Soderini a Milano, per protestare contro il presunto “malfunzionamento dell’algoritmo” utilizzato per le nomine degli insegnanti.

Docenti penalizzati

Sotto accusa l’algoritmo he avrebbe assegnato in maniera errata cattedre e spezzoni. Il caso limite quello in base al quale ben 16 docenti sono stati assegnati allo stesso spezzone.

La protesta è andata in scena quando circa venti persone, sostenute dall’Adl Cobas, hanno manifestato il proprio disappunto presso il provveditorato. Le lamentele riguardano come sempre insegnanti con punteggi elevati “scavalcati” nelle nomine. Secondo i docenti in protesta, l’algoritmo nonostante i miglioramenti che il ministero assicura di apportare di anno in anno, continuerebbe ad assegnare cattedre a docenti con punteggi inferiori.

Le richieste

Ci sono poi lamentele anche per quel che riguarda il solito tema delle disponibilità. La questione riguarderebbe un difetto di comunicazione con al centro “cattedre fantasma” che secondo chi manifesta ostacolano il diritto al lavoro e minano la continuità didattica e il reddito degli insegnanti.

Le richieste sono pesanti, con l’Adl Cobas che ha chiesto alla dirigente Letizia Affiatato la sospensione delle prese di servizio, l’annullamento delle convocazioni attuali e la creazione di nuove graduatorie corrette. Lo scopo sarebbe quello di avere la certezza di nomine basate sulle cattedre realmente disponibili, ma è evidente come a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico ripartire da zero sarebbe molto complicato.

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