Percorsi abilitanti 30 CFU: scattano i controlli del ministero sui corsi, segnalate anomalie e rischio frodi nell’erogazione
Qualcosa non torna nella modalità di attuazione dei percorsi abilitanti da 30 cfu erogati dalle università anche in vista del prossimo concorso suola previsto in autunno. Per questo, il Ministero dell’Università e della Ricerca corre ai ripari e prova a fare in modo che il tutto possa essere attuato nel segno della maggior trasparenza possibile.
I percorsi abilitanti
I percorsi abilitanti, lo ricordiamo, sono il biglietto da visita della riforma del reclutamento docenti avviata dal ministero Bianchi e proseguita e perfezionata dal ministro Valditara e faranno da apripista al prossimo concorso Pnrr atteso per l’autunno.
Un concorso molto criticato, dal momento che viene attuato per la seconda volta in un anno. Criticata è anche la formula dei percorsi abilitanti stessi, che costituiscono una forma di abilitazione a pagamento, venuta meno la natura abilitante dei concorsi ordinari per gli idonei non vincitori.
Il contrasto alle frodi
Per questo il ministero non può permettersi ulteriori passi falsi, e ha avviato immediate verifiche su alcuni atenei in merito all’attivazione di percorsi abilitanti da 30 CFU. A far drizzare le antenne al ministero le tante segnalazioni che hanno gettato ombre sulla corretta attivazione ed erogazione di questi percorsi formativi.
Il MUR ha annunciato di aver “avviato, già da diverse settimane e sulla base di segnalazioni, i dovuti approfondimenti sull’attivazione dei percorsi abilitanti da 30 CFU da parte di Atenei, chiedendo chiarimenti in merito alle modalità di erogazione dei percorsi e all’assolvimento del momento formativo”.
Le anomalie segnalate
Fondamentale sarà assicurare che tutto venga attuato con la massima correttezza, per questo servirà verificare eventuali anomalie. Non sono state specificate le anomalie riscontrate, ma desta preoccupazione il fatto che nel comunicato si faccia riferimento al contrasto delle frodi nel sistema universitario: “Il MUR ha agito sempre in maniera tempestiva e determinata nel contrasto alle frodi in ambito universitario come testimoniano i numerosi esposti presentati alla varie Procure su Atenei poco trasparenti”.
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vi sono organizzazioni che a pagamento rilasciano certificati di ogni genere e tutte le segreterie scolastiche dovrebbero verificare la attendibilità di tali certificazioni con molti riscontri incrociati.