Graduatorie, Gps e supplenze

Graduatorie nazionali di specializzati sul sostegno: soluzione per avere in cattedra docenti specializzati ed evitare le supplenze da II fascia e graduatorie incrociate

Stabilizzare i docenti di sostegno, trasformando le decine di migliaia di posti in deroga in posti di diritto. Nei giorni delle immissioni in ruolo e delle assegnazioni delle supplenze, torna di attualità la protesta dei sindacati per la situazione del precariato sul sostegno in Italia. L’attenzione di questo ministero per il mondo del sostegno si è concretizzata nelle scorse settimane nella decisione di avviare il doppio canale di specializzazione con l’istituzione dei Corsi Indire e con l’approvazione della norma che ratifica la conferma del docente di sostegno su richiesta delle famiglie.

I posti di sostegno in organico di diritto

Provvedimenti importanti e contestati, ma che non risolvono la questione del precariato sul sostegno. Se già il precariato su posto comune rappresenta un grosso problema per la scuola italiana, questa situazione sul sostegno è ancora più amplificata dalle esigenze degli studenti con disabilità. I sindacati chiedono in questi giorni che il ministero garantisca che a coprire i posti su sostegno siano professionisti adeguatamente formati. Le statistiche dicono che i posti di sostegno in organico di diritto sono 126.000 circa, “numeri che si raddoppiano sul fatto”.

Ma ci sono anche proposte molto specifiche per risolvere la questione, come quelle avanzate da Uil Scuola Rua. Il sindacato spinge per una soluzione che consenta di arrivare a una soluzione per avere in cattedra docenti specializzati ed evitare le supplenze da II fascia e graduatorie incrociate.

Le graduatorie incrociate

“Gli Uffici scolastici provinciali, una volta esaurita la prima fascia della propria provincia, devono adottare soluzioni efficaci per assumere insegnanti specializzati da altre province, prima di passare a nominare da seconda fascia o da graduatorie incrociate ha spiegato la Federazione a Orizzonte Scuola.

Ma quali sono le proposte, in concreto del sindacato? Innanzitutto bisogna sfruttare la mini-call veloce per assegnare in modo obiettivo e trasparente gli incarichi a tempo determinato per i posti residuali di sostegno. Dunque non solo per quel che concerne i contratti a tempo determinato finalizzati al ruolo.

Domande su altri gradi

Bisognerebbe poi affiancare a questa soluzione, l’implementazione di graduatorie nazionali per gli insegnanti di sostegno. In questo modo i facenti parte di questi elenchi potrebbero indicare preferenze su base nazionale. Ultimo punto su cui insiste il sindacato, quello che consentirebbe agli insegnanti specializzati su uno specifico grado di scuola di presentare domanda su posti di sostegno in altri gradi di scuola. Questa possibilità verrebbe data nel momento in cui dovessero risultare esauriti i docenti specializzati.

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