Ruoli da GPS prima fascia anche per posto comune: Valditara chiede all’Ue maggiore flessibilità nel reclutamento per attivare il doppio canale di reclutamento
La risoluzione del problema del precariato nella scuola italiana non può essere risolto in autonomia dal governo. I vincoli imposti da Bruxelles sono ormai troppo stringenti per consentire margine di manovra al ministero, che però ha intenzione di far sentire la propria voce per presentare le problematiche che anche quest’anno si stanno affacciando in concomitanza con il nuovo anno scolastico.
Assunzioni non solo su sostegno
Se da un lato dall’Ue arrivano imposizioni a volte fin troppo difficili da rispettare, come nel caso delle 70mila assunzioni che dovevano essere perfezionate in un solo anno, ma che il ministero ha ottenuto di spalmare su 3 anni, dall’altro ci sono vincoli che non consentono di sbloccare assunzioni da altri canali, come da gps.
Proprio di questo, anche se il ministero non lo annuncia ufficialmente, Valditara discuterà nei prossimi giorni con Bruxelles. L’intenzione è sbloccare l’assunzione in ruolo da gps prima fascia anche per posto comune, dopo l’esperimento positivo degli ultimi anni sul sostegno.
I due concorsi del 2024
In altre parole, tornare a quel doppio canale di reclutamento che consentirebbe di vedere in maniera diversa anche i concorsi, al momento ritenuti insufficienti da più parti per rispondere alle esigenze delle scuole. Ciò nonostante in quest’anno solare il ministero ha intenzione di bandire addirittura due concorsi scuola, uno già attuato ma non ancora completato e uno da bandire a novembre-dicembre, per poi calendarizzare le prove a inizio del prossimo anno.
I sindacati accolgono favorevolmente questa volontà di Valditara di farsi sentire con l’unione europea, anche se inevitabilmente c’è prudenza e scetticismo viste le difficoltà nell’interlocuzione manifestate negli ultimi tempi.
La prudenza e l’ottimismo dei sindacati
Cisl Scuola sottolinea quanto sia “necessario e urgente cambiare questo sistema, rendendo strutturale un doppio canale di reclutamento che riconosca il valore dell’esperienza di lavoro acquisita sul campo, consentendo di incrementare sensibilmente il numero dei posti coperti da personale di ruolo”.
Snals Confsal si dice fiducioso che “il Ministro esplori ogni soluzione possibile con la Commissione europea, affinché le migliaia di candidati che hanno superato il concorso ordinario del 2023 possano aspirare, sia pure gradualmente, ad essere immessi in ruolo, al pari delle altrettante migliaia di docenti che hanno superato altri concorsi ordinari”.
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