Graduatorie, Gps e supplenze

Graduatorie Gps: niente rettifiche per questioni di tempo, uffici scolastici demandano i controlli alle singole scuole

Nelle ultime settimane, molti Uffici Scolastici Provinciali (USP) in tutta Italia si sono trovati di fronte a una serie di problematiche legate alle GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze). In particolare, a seguito delle numerose segnalazioni e reclami da parte degli aspiranti docenti, diversi USP hanno deciso di pubblicare nuovamente le graduatorie per garantire maggiore trasparenza e correttezza nei punteggi. La situazione a livello nazionale è tutt’altro che omogenea e la possibilità che tutti gli USP procedano alla rettifica delle graduatorie non è affatto scontata.

Quadro disomogeneo tra gli Uffici Scolastici

Nonostante l’incremento dei reclami riguardanti errori nei punteggi e l’inclusione o esclusione di candidati dalle GPS, la risposta degli USP è stata piuttosto variabile. Alcuni uffici scolastici, infatti, hanno scelto di affrontare direttamente il problema, rivedendo e ripubblicando le graduatorie per correggere gli errori segnalati. Questa scelta è stata accolta con favore dagli aspiranti docenti, poiché consente di assicurare maggiore equità nel processo di assegnazione delle supplenze.

Altri USP si sono mostrati più reticenti nel procedere alla rettifica delle GPS. In particolare, la questione dei tempi è stata spesso citata come principale ostacolo. Gli USP devono infatti gestire una mole significativa di lavoro, con scadenze ravvicinate e risorse limitate, il che ha portato alcuni uffici a preferire una soluzione alternativa: delegare i controlli e le verifiche alle singole scuole. Questo approccio, sebbene tecnicamente valido, non risolve immediatamente i problemi segnalati nelle graduatorie, lasciando agli istituti scolastici il compito di gestire eventuali errori nella fase di assegnazione delle supplenze.

Rettifica delle GPS: procedura non scontata

Nonostante la possibilità che diversi USP optino per la ripubblicazione delle GPS rettificate, è importante sottolineare che non vi è alcuna garanzia che ciò accada su scala nazionale. Molti ambiti territoriali hanno già comunicato pubblicamente di non avere intenzione di procedere alla rettifica delle graduatorie, confermando che i controlli saranno effettuati in modo capillare direttamente dalle scuole al momento dell’assunzione dei supplenti. Questo significa che, in alcuni casi, gli errori nelle GPS potrebbero non essere corretti immediatamente e che gli aspiranti docenti dovranno attendere la fase di assegnazione per vedere eventualmente risolte le proprie problematiche.

La decisione di pubblicare GPS rettificate può variare da un ufficio scolastico all’altro, generando ulteriori incertezze tra gli aspiranti. Questo scenario, purtroppo, non è nuovo: anche in passato si sono verificati ritardi e disomogeneità nella gestione delle graduatorie, alimentando spesso frustrazione e disagio tra i docenti precari.

Il ruolo delle scuole

Nel caso in cui gli USP non procedano alla rettifica delle GPS, le scuole si troveranno a dover svolgere un ruolo cruciale nel controllo dei punteggi e nella verifica della corretta attribuzione delle supplenze. Questo comporta un ulteriore carico di lavoro per i dirigenti scolastici e per il personale amministrativo, che dovranno gestire eventuali errori e reclami direttamente durante la fase di assegnazione dei posti. Da un lato, questo metodo permette di correggere situazioni di errore, dall’altro, rischia di rallentare ulteriormente l’intero processo di assegnazione delle supplenze, già di per sé complesso e articolato.

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