Graduatorie, Gps e supplenze

Algoritmo non torna indietro: ministero ammette verifiche in corso per accertare regolare scorrimento delle graduatorie e se il programma utilizzato presenta intoppi o errori

Una delle critiche maggiori che i docenti muovono nei confronti del sistema dell’algoritmo, al punto che molti rimpiangono le convocazioni in presenza, è il fatto che l’algoritmo per come è strutturato non torna indietro. Un difetto non da poco, perché comporta che in caso di disponibilità sopravvenute dal secondo turno di nomina in poi, per rinunce, chi è posizionato meglio in graduatoria viene di fatto escluso.

Le disponibilità sopravvenute

Un meccanismo che comporta il paradosso di essere penalizzati dall’avere un migliore punteggio, perché si può ottenere una cattedra al primo turno ma si viene tagliati fuori da quelle che possono essere rese nuovamente disponibili dal secondo turno in poi, e che per molti docenti possono essere ambite.

Il ministero da quando l’algoritmo è stato istituito è sempre stato molto rigido su questo aspetto, spiegando che non è possibile alcuna altra modalità se non questa. Il tutto nonostante le molte critiche mosse al sistema. Con le nomine in pieno corso di svolgimento, e con l’algoritmo che ha già assegnato molti incarichi ma che è anche stato protagonista di problematiche, interviene il ministro Valditara che torna sugli argomenti più caldi.

Perchè non torna indietro

Proprio a proposito della richiesta di modificare l’algoritmo affinché torni indietro, spiega che ai fini delle nomine, tornare indietro non è possibile. Questo perché se si attuasse questa procedura, verrebbe meno il senso stesso dell’algoritmo, che consente di migliorare il funzionamento, la velocità e l’efficienza delle nomine e delle assunzioni. Se l’algoritmo tornasse indietro, queste tempistiche sarebbero notevolmente prolungate, peggiorando il risultato finale proiettato verso la velocità.

Il ministro è però consapevole che l’algoritmo è tutt’altro che esente da difetti e problematiche, e in questo senso ha dato incarico agli uffici di verificare le regole dello scorrimento delle graduatorie. In altre parole, pur essendo sicuro dell’affidabilità dell’algoritmo, il ministero vuole accertarsi che il programma utilizzato non presenta intoppi o errori. Lo stesso Valditara ha spiegato che pur riponendo la massima fiducia nell’algoritmo “è giusto e sacrosanto ovviare, modificare e correggere eventuali malfunzionamenti”.

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