Scuola

Sostegno scuola: gli 85mila docenti che verranno specializzati con Indire saranno poi assunti subito in ruolo

Il doppio canale di specializzazione sul sostegno è stato fortemente criticato nelle scorse settimane, sin da quando il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha annunciato l’avvio dei Corsi Indire. Si tratta di corsi che partiranno a breve, nelle prossime settimane, e che consentiranno la specializzazione dei docenti che possano vantare almeno tre anni di servizio.

Precari, la maggior parte sul sostegno

Questo intervento “d’emergenza” sul sostegno, che qualcuno accusa di essere un Tfa semplificato, secondo il ministro è necessario per ridurre il precariato nelle scuole. Infatti i dati raccontano che la maggior parte dei precari nella scuola sono nel sostegno.

Nel 2023-2024, su un totale di 160.000 docenti precari, ben 108.885, quasi 109.000, sono insegnanti di sostegno. E’ il risultato dell’aumento del numero dei giovani con disabilità. Una tendenza che combinata con l’incapacità delle università di specializzare un numero adeguato di insegnanti di sostegno ha prodotto il disastro attuale.

Il ministero vuole quindi essere certo che vengano immessi in ruolo solo docenti specializzati. In caso contrario, verrebbe meno la garanzia della massima qualità dell’insegnamento per i giovani con disabilità.

La specializzazione sulle disabilità

I corsi Indire nascono per rispondere all’esigenza cui i percorsi TFA svolti nelle università non sono stati in grado di rispondere. Ci proveranno i Corsi Indire, pensati a chi ha anni di esperienza sul sostegno ma ancora non è in possesso del titolo.

Valore aggiunto di questi corsi sarà la capacità di specializzare il più possibile la preparazione di questi docenti, in modo che ci siano docenti pronti a supportare le specifiche disabilità, e non in maniera generica.

Con questa che il ministero definisce una rivoluzione, si riusciranno a specializzare, nel corso del 2025, 85.000 docenti precari senza specializzazione, purché dispongano di almeno tre anni di attività sul sostegno alle spalle. Solo così sarà possibile trasformare i posti in organico di fatto in posti in organico di diritto. Al momento cosa impossibile, considerata la mancanza di un numero adeguato di specializzazioni.

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