Graduatorie, Gps e supplenze

Algoritmo Gps: in molte province ancora niente presa di servizio per i docenti, disagi per le scuole e per gli insegnanti

Prosegue il lavoro degli uffici scolastici alle prese con l’avvio dell’algoritmo Gps. Dopo la pausa di oggi, domani si riprende con l’attribuzione delle nomine in molte province italiane. In alcune la procedura è già buon punto, con docenti che hanno già potuto firmare l’incarico e si apprestano a iniziare l’anno scolastico regolarmente con le campanelle che inizieranno a suonare nei prossimi giorni.

In attesa di firmare

Ma la situazione è tutt’altro che omogenea a livello nazionale, con molte province che sono ancora in ritardo e in molte scuola la presa di servizio dei docenti non è ancora avvenuta. Una situazione che lascia perplessi e che crea molti disagi sia per le scuole che per gli insegnanti che in molte occasioni sono costretti a spostarsi per accettare una supplenza e ancora adesso non sanno dove e se verranno assegnati a una cattedra.

Non aiuta la misura prevista dal DL 71 che estende il termine per le immissioni in ruolo da graduatorie concorsuali fino al 31 dicembre 2024. Una decisione dovuta al ritardo con cui si stanno concludendo le prove del primo concorso scuola in programma quest’anno (il secondo verrà bandito a novembre con probabile doppio concorso in sovrapposizione) ma che sta generando grande incertezza.

Gli incarichi da algoritmo

Per i docenti non la situazione ideale, dal momento che si tratta di posti occupati da supplenti con incarichi brevi. Per loro, se l’algoritmo assegnerò un incarico più lungo altrove, il rischio di dover lasciare penalizzando la continuità didattica propria e degli studenti cui sono stati assegnati.

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