Scuola

Concorso scuola ottobre 2024: docenti risultati idonei ma non inseriti in graduatoria chiedono l’annullamento della seconda procedura consecutiva

In vista del prossimo bando di concorso scuola previsto tra fine ottobre e novembre, come annunciato dal ministero, in ambito Pnrr, si riaccende la polemica in merito al ruolo degli idonei nei concorsi pubblici e nel settore scolastico. La differenza tra chi risulta idoneo e chi viene effettivamente immesso in ruolo è diventata un tema di forte interesse per migliaia di candidati che, pur avendo superato le prove concorsuali, si trovano in una situazione di incertezza.

Le possibilità di stabilizzazione

Nonostante sia i vincitori che gli idonei abbiano superato la soglia richiesta dal concorso, solo i primi ottengono un’assunzione immediata. Gli idonei, pur avendo dimostrato competenze sufficienti, restano esclusi dalle graduatorie di merito e dalla stabilizzazione. Questo fenomeno è particolarmente evidente con l’ultimo concorso legato al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), dove migliaia di candidati idonei rischiano di non essere inseriti nei percorsi di abilitazione e di essere tagliati fuori dalle possibilità di stabilizzazione. E con la prospettiva di un nuovo concorso all’orizzonte, il secondo di questo 2024, che viene ritenuto superfluo, se non dannoso. E in molti chiedono che venga annullato.

La situazione diventa ancora più paradossale se si considera la cronica mancanza di insegnanti che affligge le scuole italiane. Nonostante il bisogno di personale, spesso si preferisce ricorrere a soluzioni temporanee come le graduatorie d’Istituto o gli interpelli, invece di attingere agli idonei dei concorsi già svolti. Questa scelta continua a escludere docenti qualificati che potrebbero immediatamente entrare in servizio.

Il diritto degli idonei

Negli anni, la questione degli idonei è stata oggetto di numerosi ricorsi giudiziari, molti dei quali hanno portato a cambiamenti significativi nella normativa. Diverse sentenze hanno riconosciuto il diritto degli idonei ad essere considerati al pari dei vincitori, evidenziando l’iniquità di un sistema che li penalizza nonostante abbiano superato le stesse prove selettive.

La differenza tra un vincitore e un idoneo è formale ma non sostanziale. Entrambi hanno superato un concorso, ma solo il primo ottiene l’immissione in ruolo, mentre il secondo resta in una situazione di limbo.  

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