I ritardi nelle pubblicazioni delle graduatorie per le supplenze hanno prodotto il paradosso che molti uffici scolastici hanno inviato le graduatorie pubblicate in forma definitiva alle scuole senza verificare in maniera esaustiva la correttezza delle stesse. Se è vero che la procedura quest’anno prevedeva per tutti gli uffici scolastici la pubblicazione in forma direttamente definitiva delle graduatorie, e non delle provvisorie, è altrettanto vero che la gran parte di essi ha consentito ai candidati la presentazione di reclami avverso errori materiali concedendo cinque giorni di tempo.

Le graduatorie più complicate

Dopo i cinque giorni di tempo, le graduatorie sono state ripubblicate corrette. In molte occasioni queste correzioni non sono state esaustive, soprattutto nelle province in cui le graduatorie erano estremamente popolate. Ma è successo ancora di peggio, considerato che si sta verificando adesso la rettifica delle graduatorie successivamente alle nomine dei docenti mediante algoritmo Gps.

Questo sta comportando due conseguenze fortemente negative, al di là del danno di immagine per il ministero e per la credibilità di tutta la procedura: la prima conseguenza negativa è nei confronti di chi ha ricevuto la nomina, senza colpe, e si ritrova poi a vederla revocata una volta che sono stati accertati errori nei punteggi. In molti casi si tratta di docenti che hanno pianificato spostamenti e riorganizzazione di vita familiare e privata, sostenendo anche spese, per poi restare con un pugno di mosche.

Turni di nomina falsati

L’altra conseguenza è per i docenti che in graduatoria si sono visti privare nel turno di nomina della disponibilità di una cattedra con una destinazione che avrebbero probabilmente gradito. Cattedra assegnata erroneamente e poi rimandata nella disponibilità dei turni successivi di nomina ma ormai sottratta a molti candidati.

Questo tipo di correzioni stanno proseguendo anche in questi giorni, a nomine già assegnate, e la mole di errori che le segreterie riscontrano fanno temere che questa pratica non si arresterà tanto facilmente, inficiando la regolarità delle assegnazioni anche nelle settimane a venire.

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