Concorso scuola ottobre 2024: bando solo per regioni, tipologie di posto e discipline per le quali le graduatorie sono esaurite o insufficienti
Assumere gli idonei dei concorsi 2020 e 2023 e soprattutto annullare l’organizzazione di quelli già in programma, a cominciare da quello che sarà bandito a fine ottobre (il secondo in programma nel 2024 in ambito Pnrr) che creerebbero solo nuovi vincitori e idonei che scavalcherebbero chi ha già acquisito precedentemente diritto all’immissione in ruolo.
Idonei non vincitori
Prosegue la protesta dei docenti che hanno superato le prove degli ultimi concorsi scuola senza risultare vincitori e che si ritrovano con nulla in mano, considerato che ormai i concorsi non danno nemmeno l’abilitazione, ottenibile solo mediante i percorsi abilitanti universitari.
I sindacati mettono pressione al ministero in vista del prossimo bando che sarà emanato tra fine ottobre e inizio novembre e che non farebbe altro che alimentare il precariato. Già adesso le statistiche dicono che 1 lavoratore su 4 nel mondo della scuola ha contratto a scadenza. Una situazione gravissima per i docenti stessi, che non hanno certezze economiche e lavorative, e per i loro studenti costretti a subire la discontinuità didattica imposta dall’alto.
La richiesta alla Commissione europea
L’allarme lo lancia la Federazione Lavoratori della Conoscenza della CGIL. Il dialogo con il ministro Valditara è avviato e aperto, ma al momento non ha ancora portato ad alcun risultato positivo. Per questo il sindacato ora si rivolge dopo il coinvolgimento di tutti i gruppi parlamentari, alla Commissione europea.
Commissione europea con la quale, a sua volta, il ministero proprio in questi giorni ha avviato un dialogo per chiedere più flessibilità in merito al reclutamento docenti. Non per chiedere la sospensione dei prossimi concorsi suola, per i quali c’è già l’impegno in ambito Pnrr, ma per chiedere il via libera al tanto atteso doppio canale di reclutamento, che consentirebbe di assumere sia da concorsi che da graduatorie, come già avviene per il sostegno.
Bando limitato
Il sindacato chiede l’assunzione di chi ha già dimostrato la sua preparazione in precedenti procedure concorsuali e ha tutti i requisiti per ricoprire stabilmente “le 20 mila cattedre che il ministro ha deciso di lasciare nel limbo della supplentite in attesa di nuovi concorsi”.
La richiesta, in concreto, è la rimodulazione dei target di assunzione e delle tempistiche del PNRR in modo che siano assunti a tempo indeterminato tutti i docenti risultati idonei nei precedenti concorsi. Il pensiero va soprattutto ai concorsi 2020 e 2023. Perché ciò avvenga è indispensabile che si annulli il bando di concorso di ottobre, o quantomeno che venga limitato alle regioni, alle tipologie di posto, alle discipline per le quali le graduatorie sono esaurite o insufficienti.
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