Concorsi

Concorsi Scuola: 30mila docenti idonei costretti a rifare le prove, proteste in tutta Italia

Il meccanismo del concorso scuola che taglia fuori gli idonei, nonostante abbiano superato le prove del concorso scuola crea polemiche e proteste, anche in virtù del nuovo bando di concorso scuola in arrivo tra fine ottobre e inizio novembre.

Dall’anno prossimo un concorso l’anno

Migliaia di docenti idonei ai concorsi del 2023-24 ritengono ingiusto dover sostenere nuove prove per le quali sono già risultati idonei. Una condizione che riguarda gli ultimi partecipanti al concorso ma che rappresenta una situazione fotocopia di quelli che hanno partecipato ai bandi del 2016, 2018 e 2020.

Il meccanismo dei tre concorsi realizzati con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) non hanno migliorato la situazione, anzi. L’impegno del ministero con Bruxelles “costringe” a indire nuovi concorsi anche se ci sono idonei in attesa. E così alle porte c’è un nuovo concorso entro fine anno e dl prossimo anno ce ne sarà uno all’anno.

“Se non assumiamo attraverso il PNRR, l’Unione Europea potrebbe bloccare l’ultima tranche da 24 miliardi del Piano Next Generation”, ha avvertito Valditara.

Il doppio canale di reclutamento

Il ministero ha anticipato la volontà di voler chiedere all’Ue maggiore flessibilità in termini di assunzioni, per arrivare al doppio canale di reclutamento. Nel frattempo però la CGIL ha inviato una lettera alla Commissione Europea chiedendo di rivedere gli impegni dell’Italia riguardo il reclutamento degli insegnanti. “Un lavoratore su quattro ha un contratto in scadenza, rendendo incerta la formazione di migliaia di studenti”. Il sindacato chiede di assicurare una corsia preferenziale all’assunzione dei docenti idonei dei concorsi passati, come quelli del 2020 e 2023.

Le proteste si muovono anche su altri fronti, con 30mila firme raccolte per ottenere una graduatoria unica per il bando PNRR.

Abolire differenza tra vincitore e idoneo

Altri sindacati sono mobilitati per ottenere un cambiamento: “Se superi la soglia, non c’è differenza tra vincitore e idoneo: tutti dovrebbero essere assunti”, afferma Marcello Pacifico, presidente dell’Anief.

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