Corsi Indire sostegno: si avvicina l’avvio, ma ci sono ancora molti dubbi sui titoli di accesso
Il doppio canale di accesso ai percorsi di specializzazione sul sostegno introdotto dal Ministero ha l’obiettivo di specializzare migliaia di nuovi docenti nel giro di un anno (i corsi hanno come data di avvio incerta ma data di conclusione fissata al 31 dicembre 2025, data entro la quale i docenti dovranno perfezionare l’ottenimento di 30 cfu).
I riservisti Tfa
L’obiettivo finale del ministero è chiaro, e ha sollevato moltissime polemiche da parte di chi ha preso o sta prendendo parte al Tfa e ritiene di aver dovuto sostener un percorso più lungo e difficile, anche più impegnativo economicamente, rispetto a chi pur con tre anni di servizio alle spalle potrà specializzarsi con i Corsi Indire.
In particolare la polemica è da parte dei riservisti Tfa, partecipanti grazie ai tre anni di servizio sul sostegno, stesso requisiti che consentirà di accedere ai Corsi Indire.
Oltre alle polemiche, ci sono alcune certezze ma anche molti dubbi ancora circa le modalità di partecipazione, in particolare per chi ha conseguito la specializzazione all’estero. Ecco una sintesi delle principali caratteristiche e delle problematiche:
Percorso universitario
Aperto a tutti gli idonei all’insegnamento.
Struttura identica a quella degli ultimi nove cicli, con frequenza in presenza.
Percorso Indire
Riservato a chi ha almeno tre anni di servizio specifico sul sostegno negli ultimi cinque anni, nello stesso ordine di istruzione.
Servizio valido sia per scuole pubbliche che paritarie.
Modalità prevalentemente online, con 30 crediti da conseguire e tirocinio indiretto.
I dubbi di chi ha conseguito la specializzazione all’estero
Criterio di accesso: Non è chiaro se per partecipare al percorso Indire sia sufficiente aver presentato la domanda di riconoscimento del titolo straniero o se sia necessario che tale riconoscimento sia già stato approvato.
Riconoscimento parziale: Ci si chiede se sia possibile riconoscere almeno parzialmente la validità della specializzazione conseguita all’estero per accedere al percorso.
Nelle prossime settimane dovranno arrivare chiarimenti ufficiali da parte del Ministero prima dell’avvio definitivo dei corsi.
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CHE VERGOGNA QUESTI CORSI INDIRE .E POI NON SI DA L’IDONEITÀ AL CONCORSO DOCENTI 2023