Graduatorie, Gps e supplenze

Liberatorie spezzoni Gps 2024: iniziata la pubblicazione degli Uffici Scolastici per l’assegnazione delle supplenze pari o inferiori a 6 ore

L’assegnazione delle supplenze Gps tramite algoritmo, dopo un avvio stentato e non poche difficoltà che ancora si stanno trascinando in questi giorni (alcune grandi province sono riuscite ad avviare il primo turno di nomina solo negli ultimi giorni, come Bari, Napoli e soprattutto Roma) è a regime.

Le graduatorie errate

Ci sono ancora molte criticità da superare, come le graduatorie errate che sono state inviate in maniera definitiva alle segreterie scolastiche da parte degli uffici scolastici in ritardo e che stanno comportando annullamento di supplenze e disponibilità di ritorno nei turni di nomina successivi al primo.

Praticamente tutte le scuole hanno ripreso le lezioni in tutta Italia, e con la settimana prossima il quadro sarà definitivo. La situazione dell’assegnazione delle supplenze a livello nazionale è tutt’altro che omogenea, con alcune province che sono appena partite e altre che sono già al quarto turno di nomina.

Via alle liberatorie

Entrano in gioco in questa fase altri elementi importanti delle supplenze, come gli spezzoni. Negli ultimi giorni diversi Uffici scolastici hanno iniziato a pubblicare la liberatoria ai Dirigenti Scolastici della provincia utile ad assegnare secondo l’OM n. 88/2024, gli spezzoni pari o inferiori alle 6 ore.

La liberatoria arriva nel momento in cui l’Ufficio Scolastico ritiene che si tratti di porzioni orarie non più utili per la formazione di cattedre da assegnare tramite scorrimento delle GPS.

Se in futuro dovessero insorgere disponibilità successive con spezzoni superiori a 7 ore, verranno assegnate senza l’ausilio di queste ore restituite alle scuole. Si tratta di una procedura disciplinata dall’articolo 2, comma 4, della OM n. 88 del 16 maggio 2024.

Le ore aggiuntive

Il compito è affidato al dirigente scolastico che nella scuola secondaria. L’operazione preliminare prevede l’ottenimento del consenso degli interessati. La normativa pone come limite massimo le 24 ore settimanali come ore aggiuntive oltre l’orario d’obbligo. A quel punto è possibile assegnare le ore residue al personale avente diritto. I docenti devono necessariamente essere in possesso della relativa abilitazione/specializzazione.

La priorità viene data ai docenti con contratto a tempo determinato. Devono avere titolo al completamento d’orario e devono essere in servizio nella stessa scuola e in possesso del titolo di abilitazione per l’insegnamento di interesse. In subordine tocca ai docenti di ruolo, della stessa scuola, purché dispongano del titolo di abilitazione per l’insegnamento di interesse. Anche in questo caso c’è il limite di 24 ore settimanali, come ore aggiuntive di insegnamento.

Se non si possono assegnare gli spezzoni

Se non c’è disponibilità si passa ai docenti a tempo determinato. Devono essere in servizio nella stessa scuola e disporre del titolo di abilitazione per l’insegnamento di interesse, sino ad un massimo di 24 ore settimanali, come ore aggiuntive di insegnamento.

Può verificarsi anche il caso che nessuna delle categorie precedenti siano disponibili, e che quindi il dirigente scolastico si trovi in difficoltà nell’assegnare questo tipo di spezzoni. A quel punto il dirigente scolastico dovrà procedere con l’attribuzione degli spezzoni mediante graduatorie di istituto. Le ore in più saranno retribuite dal giorno in cui vengono assegnate fino al 30 giugno 2025.

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