Scuola

Assunzioni Gps posto comune: doppio canale di reclutamento e ruolo agli idonei del concorso PNRR per dare una spallata al precariato

Assunzione da GPS anche su posto comune e immissione in ruolo per gli idonei del concorso PNRR. E’ il momento di spingere forte sull’acceleratore per quel che concerne il doppio canale di reclutamento, perché mai come in questo momento da parte del ministero c’è unì apertura forte in questo senso.

Il balletto dei precari

Lo ha introdotto prima il ministro Valditara, parlando della necessità di ottenere dall’UE maggior flessibilità in ottica reclutamento, e lo ha confermato poi il sottosegretario Frassinetti, ufficializzando l’intenzione di introdurre il doppio canale di reclutamento, che consenta assunzioni da Gps da posto comune (come sperimentato con successo con il sostegno) da affiancare ai concorsi scuola.

Sul tema precari nelle ultime settimane è stata battaglia dialettica sui numeri, con un ping pong tra ministero e sindacati su quale sia il reale totale di docenti con contratto a tempo determinato. Secondo i sindacati sono 250 mila, ma anche se fossero “solo” i 160mila cui fa riferimento il ministero, si parlerebbe in ogni caso di un numero ancora molto alto.

Gli idonei Pnrr

Secondo Anief si potrà arrivare all’addio dell’abuso dei contratti a termine solo mediante l’estensione del doppio canale di reclutamento anche ai posti curricolari da GPS.

Senza dimenticare l’altro canale di assunzione, quello dei concorsi, con particolare riferimento agli idonei, in particolare gli idonei dell’ultimo concorso PNRR, ma anche nel concorso straordinario del 2010, il DD n. 510. del 23 aprile 2020

Niente più distinzione dunque tra vincitori e idonei che restano eternamente nel limbo di chi ha superato il concorso ma non lo ha vinto.

I posti in deroga

Anief sottolinea anche l’urgenza di adeguare gli organici, in particolar modo su posti di sostegno, dove ci sono oltre 108 mila posti in deroga da trasformare urgentemente in organico di diritto.

Per fare questo, è necessario assumere su tutti i posti vacanti disponibili, sia il personale docente che il personale ATA. Non basta ciò che avviene ora sul personale ATA nel cui ambito si assume sul 30% dei posti disponibili.

Infine il governo dovrebbe garantire parità di trattamento del personale precario e personale di ruolo per poi arrivare ad abbassare l’età delle immissioni in ruolo che al momento sono sopra la soglia dei 40 anni, quasi 50 anni, con più del 60% che è over 50.

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