Scuola

Precari scuola 36 mesi: in Gazzetta Ufficiale la legge che porta a 24 stipendi il risarcimento per l’abuso di contratti a termine

Buone notizie per i precari della scuola, sia docenti e Ata, in virtù della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della norma che raddoppia da 12 a 24 stipendi la quantificazione del risarcimento del danno per abuso di contratti a termine. Il Governo va incontro all’Ue e alle direttive in ambito abuso di contratti a termine. Anche per la scuola, dove il problema è particolarmente sentito, ma non solo. E’ una norma che riguarda in generale la pubblica amministrazione.

Platea di 400mila beneficiari

Le prime stime dicono che verranno coinvolti dal risarcimento 400mila precari della scuola, tra docenti e Ata.

E’ il rimedio cui lo Stato italiano deve ricorrere per la mancata applicazione nella scuola della direttiva 70/1999 contro l’abuso di contratti a termine. La supplentite è ancora dilagante nella scuola italiana, anzi i numeri dicono che quest’anno la situazione è addirittura peggiorata. E così si corre ai ripari con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della nuova norma, il DL 131/2024, che porta da 12 a 24 mesi il massimo di risarcimento consentito per precari docenti e Ata.

Il risarcimento spetta all’amministrazione pubblica nei confronti dei precari che vorranno presentare ricorso al giudice del lavoro per essere risarciti per la mancata stabilizzazione. Si prevede un’adesione di massa, considerato che la pubblicazione della norma di fatto garantisce il successo nel ricorso.

Rivolto a chi ha 36 mesi di servizio

Il testo è stato pubblicato in Gazzetta in queste ore, è contiene “disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi derivanti da atti dell’Unione europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano”. Grazie a questa norma, è possibile accedere al risarcimento danni da parte di circa 400mila precari con più di tre anni di servizio.

Tutti i dipendenti della scuola docenti e Ata che vantano oltre 36 mesi di servizio con supplenze, possono recuperare fino a 24 stipendi.

Arriva dunque a due anni l’indennizzo a favore dei precari della scuola con più di 3 anni di servizio su posto vacante. In questo modo l’Italia va incontro alla procedura di infrazione attivata da parte dell’Unione europea.

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