Graduatorie, Gps e supplenze

Supplenze 2024: se le graduatorie fossero state corrette l’algoritmo non avrebbe avuto bisogno di tornare indietro

Docenti che lamentano di essere stati superati in fase di nomina da colleghi con punteggio inferiore e docenti che si lamentano di non aver ricevuto la nomina o di averla ricevuta per un posto diverso rispetto a quello per il quale avrebbe avuto diritto. L’algoritmo Gps prosegue il suo lavoro ma ministero e segreterie scolastiche, oltre agli Uffici scolastici, continuano a ricevere critiche e lamentele da parte dei docenti.

Graduatorie non corrette

Il problema sono le tempistiche, che a causa dell’aggiornamento biennale delle GPS e della proroga di due settimane concessa dal ministero, hanno portato a una compressione dei giorni disponibili. E così a fine agosto, nonostante l’ausilio delle scuole polo, le GPS non erano pronte e soprattutto non erano sempre corrette.

E così l’algoritmo sbaglia, ma non perché è pensato male, ma perché opera con dati non corretti.

La questione delle Gps non corrette è una delle più critiche, dal momento che quando la graduatoria contiene errori si procede con la nomina di un docente che assume servizio. Quando poi la scuola predispone l’accertamento e si accorge che il docente non aveva diritto a quella nomina, la revoca e restituisce il posto. E così si ha una disponibilità sopraggiunta, che verrà assegnata ai turni successivi di nomina, privando chi aveva punteggi migliori di una opportunità.

L’algoritmo non avrebbe bisogno di tornare indietro

Si sa che l’algoritmo non torna indietro, e non si potrebbe fare altrimenti per non avere turni di nomina infiniti. Ma se operasse con le graduatorie definitive e corrette, non avrebbe bisogno di tornare indietro, e nessuno si accorgerebbe di questa sua caratteristica diventata ormai oggetto principale di critica da parte dei docenti delusi.

Anche quest’anno si è avviato il meccanismo con un turno di nomina a fine agosto caratterizzato da poche disponibilità. La conseguenza è che a ridosso dell’avvio del nuovo anno scolastico, molti docenti con alto punteggio in graduatoria sono stati considerati rinunciatari perché il sistema non ha trovato la corrispondenza con la sede. Sede che potrebbe poi tornare nelle disponibilità al turno successivo per i motivi sora descritti.

Equilibrio instabile

Insomma si è cercato di trovare un equilibrio tra necessità di avviare l’anno scolastico con il maggior numero di supplenti n cattedra, ma spesso lo si è fatto sula pelle dei docenti stessi per i quali ottenere un incarico piuttosto che un altro significa stravolgere la propria vita.

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