Bollettini nomine Gps: le supplenze del 19 settembre con i turni che recuperano le disponibilità sopravvenute per rinunce o rettifiche
Continua l’aggiornamento delle nomine dei docenti interessati dalla procedura gestita dall’algoritmo per le 150 preferenze espresse ad agosto. Gli incarichi da Gps sono ormai avviate e tutte le province hanno avviato almeno il primo turno di nomina. Ce ne sono alcune ancora in ritardo, essendo riuscite a completare la pubblicazione delle graduatorie solo nei giorni scorsi, come Roma e Napoli.
I turni di nomina successivi
Ma in generale la gran parte sono ai turni di nomina successivi ai primi. Turni di nomina non esenti da polemiche, in virtù di rettifiche e correzioni che continuano a essere necessarie per ovviare agli errori presenti nelle graduatorie che gli uffici scolastici hanno inviato in forma definitiva alle segreterie scolastiche.
Non è dunque raro che alcune assegnazioni vengano revocate dopo la verifica del punteggio e della posizione in graduatoria del docente destinatario dell’incarico. La conseguenza è che la supplenza torna disponibile e viene nuovamente assegnata mediante algoritmo. Il problema è che poi si tratta di disponibilità sopravvenute che sfuggono alla disponibilità di chi ha i migliori punteggi in graduatoria e che non partecipa ai turni successivi.
Graduatorie con lavori in corso
Docenti e sindacati danno la colpa all’algoritmo, che non torna indietro, ma in realtà nasce tutto dal fatto che l’algoritmo stesso viene ogni anno avviato con graduatorie ancora non definitive ed errate. Se non ci fossero errori nelle graduatorie (utopistico, ma quantomeno se gli errori fossero ridotti al minimo) non verrebbe invocata la necessità che l’algoritmo torni indietro per recuperare i docenti considerati rinunciatari nei primi turni di nomina ed esclusi poi dalle disponibilità sopravvenute.
Un problema con cui il ministero dovrà confrontarsi in vista del prossimo anno. Probabilmente non si arriverà al ritorno alle convocazioni in presenza, come auspicato dai sindacati in questi giorni, ma quantomeno sarà necessario gestire meglio le tempistiche di chiusura delle graduatorie (quest’anno aggiornamento biennale e proroga di 15 giorni concessa dal ministero certo non hanno aiutato) in modo da avviare l’algoritmo a bocce ferme e non a lavori in corso.
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