Rinuncia spezzone Gps: si possono accettare supplenze brevi dalle graduatorie di istituto che possono giungere sino al termine delle lezioni
La rinuncia a un incarico di supplenza, anche per spezzoni, comporta conseguenze rilevanti per i docenti inseriti nelle Graduatorie ad Esaurimento (GAE) e nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS). In particolare, per l’anno scolastico 2024/25, un docente che rifiuta un incarico perderà la possibilità di ottenere supplenze al 30 giugno o al 31 agosto non solo dalle GAE e GPS, ma anche dalle graduatorie di istituto, qualora le prime siano esaurite o incapienti.
Non conta il grado di istruzione
Questo vale per tutte le classi di concorso e i posti di insegnamento per cui l’aspirante è abilitato, a prescindere dal grado di istruzione.
La normativa stabilisce che il rifiuto di un incarico assegnato, incluso un eventuale spezzone, non lascia alcuno spiraglio per ottenere supplenze annuali o fino al termine delle attività didattiche tramite le suddette graduatorie per tutto l’anno scolastico di riferimento. Di conseguenza, il docente rinunciatario si troverà escluso dalle possibilità di assegnazione di incarichi al 30 giugno o al 31 agosto, indipendentemente dalle graduatorie o classi di concorso cui è iscritto.
Le opportunità residue
E’ invece prevista la possibilità di accettare supplenze brevi dalle graduatorie di istituto. Queste supplenze, pur essendo temporanee, possono talvolta essere prorogate sino al termine delle lezioni, ad esempio nel caso di una lunga assenza per maternità. In ogni caso, la rinuncia a un incarico comporta un impatto significativo sulle prospettive occupazionali del docente per quell’anno scolastico, limitando le possibilità di accesso a incarichi più stabili e duraturi.
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