Scuola

Graduatoria concorso scuola 2024: il caso degli idonei che con punteggio più alto rispetto ai vincitori non risultano nella graduatoria di merito

Il sindacalista Enzo Palumbo ha recentemente evidenziato un problema significativo relativo alle graduatorie dei concorsi PNRR1, con un caso che ha suscitato un ampio dibattito. Nonostante alcuni candidati abbiano ottenuto punteggi elevati nelle prove concorsuali, non risultano nella Graduatoria di Merito (GM), mentre colleghi con voti inferiori sono stati dichiarati vincitori. Questo è particolarmente evidente nel concorso per la scuola primaria in Lombardia, dove un candidato con un punteggio totale di 177,75 è stato escluso dalla GM dei 1884 vincitori, mentre 16 candidati con voti inferiori risultano tra i vincitori.

Candidati con punteggi inferiori

La questione ruota attorno alla riserva prevista per coloro che hanno accumulato almeno tre anni di servizio. Tuttavia, il problema non riguarda solo i riservisti, poiché diversi candidati con punteggi inferiori, ma non riservisti, sono stati comunque inclusi nella GM. Questa situazione ha generato confusione tra i partecipanti al concorso, portando Palumbo a chiedersi come sia possibile, in queste circostanze, decidere se ricorrere al TAR senza avere chiarezza sulla propria posizione in graduatoria.

Le domande principali sollevate dal sindacalista sono molteplici: come è possibile che candidati con voti inferiori risultino vincitori pur non essendo riservisti? C’è stato un errore nella valutazione delle prove o dei titoli? Perché alcuni candidati devono fare ricorso a un legale per ottenere delle risposte che dovrebbero essere garantite da un processo trasparente?

L’accesso alla graduatoria completa

Una delle soluzioni proposte è quella di garantire l’accesso a una graduatoria completa, che comprenda tutti i candidati che hanno superato le prove e i cui titoli sono stati valutati. Questo darebbe la possibilità di verificare il lavoro della commissione e di comprendere meglio la logica dietro la compilazione della GM.

Secondo Palumbo, questa mancanza di trasparenza rappresenta una violazione dei principi della Pubblica Amministrazione, che dovrebbe garantire chiarezza e accessibilità agli atti amministrativi. Inoltre, la possibilità di consultare una GM completa permetterebbe ai candidati di capire se e quando ricorrere al TAR, evitando così inutili complicazioni legali e costi aggiuntivi.

La questione sollevata da Enzo Palumbo è tutt’altro che secondaria. Egli sostiene che le organizzazioni sindacali dovrebbero prendere una posizione chiara per garantire che le procedure concorsuali rispettino la trasparenza e l’equità. In un contesto come quello attuale, dove l’accesso alla professione è regolato da concorsi pubblici, è fondamentale che ogni passaggio della procedura sia facilmente verificabile dai partecipanti.

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