Scuola

Percorsi abilitanti docenti: avvio per nuovi 26mila posti, 60 cfu con attività formative, tirocini diretti e indiretti nelle scuole e laboratori

Stenta ad ingranare la colonna portante della riforma del reclutamento docenti, ovvero i percorsi abilitanti utili ad acquisire i cfu necessari per conseguire l’abilitazione. Nei giorni scorsi il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha confermato la volontà di avviare a breve 26 mila i posti utili ai docenti che vorranno partecipare ai nuovi percorsi abilitanti.

La carenza di docenti

L’obiettivo del ministero è fare in modo che l’offerta sia equamente distribuita su tutto il territorio in modo da andare a coprire le zone caratterizzate in modo particolare da una carenza di docenti.

Il ministero intende ripartire i posti in base alle necessità emerse tra vari ordini di scuola e classi di concorso. Le criticità maggiori riguardano le discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica). Proprio in questo ambito, negli ultimi tempi è emersa una significativa carenza di docenti.

Le esigenze territoriali

Alla fine il ministero provvederà a fare in modo che la distribuzione dei posti sia ripartita in base alle effettive esigenze territoriali. In questo modo si vuole provare a colmare le carenze evidenziate dalle scuole in ogni regione.

Lo scopo è dare una risposta mediante l’organizzazione dei percorsi abilitanti in modo che costituiscano una risposta alla domanda di lavoro. Allo stesso tempo, l’intenzione del ministero è riuscire a fornire l’adeguata preparazione necessaria al corpo docente in modo che sia assicurata una risposta alle necessità scolastiche del Paese.

I 60 cfu

Chi parteciperà ai percorsi abilitanti otterranno una formazione composta da teoria e pratica. Alla fine, i partecipanti otterranno un totale di 60 CFU. I percorsi non dureranno più di un anno. La didattica sarà ripatita in maniera equa tra attività formative, tirocini diretti e indiretti nelle scuole e laboratori. Alla fine è prevista una prova finale abilitante.

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