Graduatorie, Gps e supplenze

Bollettino nomine Gps: le ultime assegnazioni delle supplenze di oggi delle province che erano in ritardo

Tante supplenze ancora da assegnare, tanti posti ancora vacanti, ma anche tante classi di concorso ancora sature. E’ questa la situazione delle supplenze nella scuola italiana nel giorno che sancisce l’avvio dell’ultima settimana di settembre, e che dovrà consentire a gran parte delle scuole italiane di mettersi in regola con l’assegnazione degli incarichi.

Il ricorso all’interpello

Se molti candidati e molte scuole ancora attendono l’avvio dell’algoritmo per i turni di nomina successivi al primo, con graduatorie ancora caratterizzate da molti posti disponibili (una parte di essi arrivano dai turni precedenti di nomina in seguito a rettifiche e rinunzie) in molte altre scuole si è già passati a ricorrere all’interpello, soluzione estrema quando non si riescono a reperire supplenti da GPS, graduatorie di istituto della scuola stessa e delle scuole viciniori.

Questa settimana sarà molto importante, anche dal punto di vista del segnale che il meccanismo di informatizzazione nomine supplenze deve dare, per ridurre al minimo le scuole ancora scoperte. Alcune grandi province come Roma e Napoli, per attendere graduatorie il più possibile affidabili, hanno atteso settembre inoltrato per avviare il primo turno delle graduatorie. La conseguenza è che adesso sono ancora ferme al secondo turno di nomina, con il vantaggio però di errori ridotti al minimo indispensabile.

Le cattedre più ambite

E’ proprio questa una questione spesso sottovalutata quando si parla dell’algoritmo e dei suoi presunti errori, legati soprattutto alla critica che gli si muove di non tornare indietro. Il difetto dell’algoritmo di non tornare indietro viene amplificato dai tanti errori nelle graduatorie dei primi turni che portano a sopravvenute disponibilità che finiscono nei turni successivi.

Situazione che comporta la lamentela dei docenti meglio posizionati in graduatoria, che si vedono scavalcare da colleghi con punteggi inferiori per cattedre più ambite, avendo loro ottenuto dei posti, a volta anche su spezzoni, ai turni precedenti. Sarà questa la sfida principale dei prossimi anni se si vorrà insistere con l’algoritmo, in caso contrario si dovrà prendere in considerazione la possibilità di tornare alle nomine in presenza.

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