Interpelli scuola 2024: caos candidature, si pensa a piattaforma nazionale per convogliare anche la messa a disposizione
Proseguono le problematiche con cui le segreterie scolastiche stanno avendo a che fare in questi primi giorni di settembre caratterizzati dal passaggio dalla messa a disposizione all’interpello. Un passaggio che doveva consentire di garantire maggiore trasparenza a tutta la procedura, cosa che sicuramente sta avvenendo, ma che sta anche facendo emergere non poche difficoltà di gestione.
Trasparenza e confusione
Il ricorso all’interpello è necessario una volta che risultano esaurite le disponibilità da gps e non è stata trovata una soluzione mediante il ricorso alle graduatorie di istituto della scuola e viciniori.
Le scuole pubblicano gli avvisi delle necessità di supplenza, e qui iniziano le note dolenti. Il sistema si proponeva di dare trasparenza e priorità a personale specializzato su sostegno o abilitato nella classe di concorso specifica. Ma le candidature non stanno rispettando i requisiti richiesti, e questo si trasforma in una gestione complicata delle mail ricevute.
Centinaia di candidature
Con tempistiche che inevitabilmente si ripercuotono sulla riuscita dell’assegnazione stessa. Centinaia e centinaia di candidature ricevute dalle scuole per ogni singola supplenza, con l’aggravante che gran parte di esse sono inadeguate.
Le scuole però non possono saperle, e devono esaminare tutte le mail pervenute, salvo poi scoprire che la gran parte è inadeguata. Addirittura arrivano mail da parte di personale che non ha nemmeno i titoli per fare il docente.
C’è poi da considerare la questione delle tempistiche: i docenti hanno 24 ore per rispondere e altre 24 per prendere servizio. Quando ci sono da coprire supplenze brevi, per soli tre giorni, i tempi non collimano.
Piattaforma specifica
I sindacati stanno già richiedendo una revisione del sistema, ma è evidente come in corsa diventa impossibile modificare tutto. Il sindacato Snals chiede “una specifica piattaforma nazionale sulla quale convogliare tutte le esigenze straordinarie delle scuole e le istanze di messa a disposizione dei docenti, con le relative preferenze, con la quale le scuole potrebbero individuare in maniera pubblica e trasparente le candidature rispondenti alle proprie esigenze”.
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