Riforma reclutamento docenti: 70mila nuovi docenti a tempo indeterminato entro il 2026, lo annunciano Meloni e Giorgetti
Riduzione del precariato, addio vincoli di mobilità e incentivi economici ai docenti sulla base del merito. Il Governo accelera con i provvedimenti per il mondo della scuola. Lo annuncia il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nell’ambito del “Piano strutturale di bilancio di medio termine Italia 2025-2029” insieme al Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti.
Le assunzioni in programma
Sono provvedimenti contemplati nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). L’obiettivo e migliorare tutto il sistema scolastico, a cominciare dalla condizione dei docenti e della loro posizione contrattuale.
E’ proprio in questo senso che opera il nuovo sistema di reclutamento per gli insegnanti. Il piano di assunzioni, concordato con l’Ue, prevede l’assunzione a tempo indeterminato di 70.000 docenti entro il 2026. Riguarderà tutti i livelli scolastici. Comprende quindi scuola dell’infanzia fino alla secondaria. Particolare attenzione anche agli insegnanti di sostegno per studenti con disabilità. E qui entrano in gioco altri provvedimenti del ministro Valditara, come l’avvio prossimo dei Corsi Indire per strutturare il doppio canale di specializzazione insegnanti e la conferma del docente di sostegno su richiesta delle famiglie.
L’aggiornamento professionale
Il miglioramento della scuola passa attraverso l’aumento delle assunzioni, ma non si esaurisce qui considerato che punta a coinvolgere i docenti in percorsi di formazione continua, finalizzati all’aggiornamento professionale costante. E’ per questo che il Governo ha pensato a un sistema di incentivi che premierà il merito. Stella polare sarà la valutazione della qualità del lavoro svolto.
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