Prima settimana di ottobre e cambia lo scenario in molte province per quel che concerne l’assegnazione delle supplenze da Gps. Se nelle scorse settimane la priorità era quella di assegnare gli incarichi completando le graduatorie e avviando l’algoritmo prima possibile (compatibilmente con il controllo della correttezza delle graduatorie stesse) adesso la priorità e trovare una soluzione valida alternativa a quelle gps che risultano già esaurite per molte classi di concorso.

Le cattedre vacanti

Man mano che si esauriscono infatti e graduatorie e i turni di nomina, dopo aver affrontato la problematiche delle rettifiche e delle rinunce, i dirigenti scolastici devono far fronte alle cattedre vacanti che non si riescono a occupare mediante algoritmo ne mediante ricorso alle graduatorie di istituto della scuola stessa o delle scuole viciniori.

In questo caso la normativa di quest’anno impone di fare ricorso all’istituto dell’interpello, meccanismo che ha preso il posto delle domande di messa a disposizione. Cambia il meccanismo, considerato che non sono più i docenti a inviare la propria candidatura “a prescindere” a tutte le scuole dove sarebbero interessati a lavorare, aspettando che si liberi una cattedra e sperando di essere chiamati.

Gli interpelli

Sono adesso i dirigenti scolastici a pubblicare gli interpelli, ovvero gli avvisi di necessitò di coprire una cattedra. In questo modo aumenta la trasparenza, perché tutti sono a conoscenza dell’esistenza di una cattedra scoperta, ma aumenta anche il caos e si dilatano le tempistiche considerato che ci vuole più tempo per assegnare l’incarico, cosa incompatibile con le supplenze brevi.

In più, il vantaggio è che all’interpello possono rispondere anche i docenti già inseriti in graduatoria, cosa che non poteva accadere con la messa a disposizione, salvo deroghe del ministero che non sempre venivano concesse.

Classi di concorso esaurite

Iscriviti al nostro canale Telegram per ricevere tutti gli aggiornamenti sul mondo della scuola.