Scuola

Precari scuola: l’Ue prende le distanze, assunzioni competenza del Governo italiano, nessuna imposizione o competenza

Preoccupa la situazione del precariato in Italia, e il fatto che a fronte di 30mila docenti che aspettano di essere assunti, il governo italiano per il momento sceglie di dare precedenza ai vincitori del concorso PNRR. Questo pone i cosiddetti idonei in una condizione di ulteriore incertezza, anche in vista del prossimo concorso scuola che verrà bandito a fine ottobre.

L’attesa degli idonei

La frustrazione di chi è idoneo, e che pur avendo superato un concorso scritto e orale, non è stato immediatamente immesso in ruolo, cresce. Insomma aver dimostrato le proprie capacità per il momento no sembra sufficiente per veder garantito un posto nella scuola italiana.

E’ interessante in questo senso la posizione presa dalla Commissione europea in queste ore nei confronti dei precari italiani. Pur confermando gli accordi con il governo italiano, la commissione Ue chiarisce che il PNRR prevede una riforma progressiva del processo di selezione degli insegnanti.

La presa di posizione Ue

L’obiettivo è scongiurare il reiterarsi della situazione che porta a un abuso dei contratti a tempo determinato nel sistema scolastico italiano. “Il diritto dell’UE impone agli Stati membri di introdurre misure efficaci per prevenire l’abuso di tali contratti”, ha affermato la Commissione.

E a conferma di questa posizione, l’Ue ha già avviato una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia per l’abuso di contratti a tempo determinato nel settore pubblico. Ma è altrettanto importante il fatto che la Commissione prende la distanza dalla convinzione comune che possa avere competenze dirette per imporre all’Italia modalità specifiche di assunzione degli insegnanti. “La Commissione europea non ha alcuna competenza diretta per imporre all’Italia di assumere insegnanti in questo o quel modo”. Dunque gli Stati membri sono liberi di decidere come procedere.

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