Graduatorie, Gps e supplenze

Algoritmo Gps: dietro ai malfunzionamenti l’intenzione di tornare alla nomina diretta dei docenti dai dirigenti scolastici? Il timore di Uil Scuola

Il sistema di nomine tramite algoritmo continua a evidenziare diverse problematiche. Malfunzionamenti, attribuzioni di sedi poco chiare e mancato rispetto delle norme hanno creato malcontento tra i docenti, alimentando il dibattito sulla necessità di ripensare questo metodo di assegnazione delle cattedre. Nonostante ciò, non si è tornati alle nomine in presenza.

Il (mal)funzionamento dell’algoritmo

La UIL Scuola ha espresso più volte la sua preoccupazione riguardo al funzionamento dell’algoritmo, riconoscendo che la tecnologia è un passo in avanti inevitabile, ma sottolineando anche che, fino a quando il sistema informatico non sarà adeguatamente perfezionato, sarebbe opportuno ritornare temporaneamente alle nomine in presenza. Secondo il sindacato, l’algoritmo attuale non rispetta correttamente le normative e le esigenze dei docenti. Un sistema di assegnazione poco trasparente rischia di compromettere i diritti degli insegnanti, creando un clima di sfiducia e frustrazione.

Il ritorno alle nomine in presenza

C’è, inoltre, il timore che dietro i malfunzionamenti dell’algoritmo ci possa essere l’intenzione di promuovere un modello di assegnazione delle cattedre in cui i dirigenti scolastici abbiano più voce in capitolo, arrivando a scegliere direttamente i docenti per le proprie scuole. La UIL Scuola ha dichiarato a Orizzonte Scuola che sarebbe un ritorno al periodo della legge 107, quando i dirigenti scolastici avevano maggiore autonomia nella selezione del personale. In quei contesti, ci sono stati episodi in cui venivano richieste persino foto a figura intera dei candidati per valutazioni che andavano ben oltre le competenze didattiche.

La sfida per l’anno prossimo

Nonostante queste preoccupazioni, il ritorno alle nomine in presenza sembra improbabile. La digitalizzazione della pubblica amministrazione, accelerata dalla pandemia, ha reso evidente la necessità di strumenti più moderni e efficienti. L’obiettivo, già a partire dall’anno prossimo, resta quello di rendere il sistema trasparente ed efficace.

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