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Pagamento supplenze brevi ottobre 2024: nuove istruzioni alle segreterie dal ministero per mettere in regola gli stipendi

Anno scolastico nuovo vita vecchia per i docenti destinatari di supplenze brevi e temporanee alle prese con gli storici problemi del ministero nel saldare regolarmente gli stipendi. Una beffa economica che si aggiunge al danno di non essere titolari di una cattedra e di non poter contare su una continuità didattica e professionale frustrate.

La procedura

Il problema del ritardo dei supplenti brevi, sia per il personale docente che ATA, si protrae ormai da diversi anni e non si riesce a risolvere. Arriva però un barlume di speranza da una nota del Ministero che fornisce nuove istruzioni alle segreterie scolastiche al fine di provare a migliorare la situazione.

Dopo la presa di servizio la segreteria deve inserire i dati sul SIDI per inviarli a NoiPA. A quel punto, si possono acquisire i dati e di provvedere alla gestione del trattamento economico spettante.

Compito della scuola è accertare, per ogni docente o Ata che ha svolto ore di supplenza, il risultato del calcolo elaborato da NoiPA. In caso di variazioni vanno inserite e comunicate a NoiPA. In caso contrario la scuola autorizza il pagamento dello stipendio. Ultimo passaggio spetta alla Ragioneria Generale dello Stato.

La Ragioneria verifica la disponibilità dei fondi. In caso di esito positivo, autorizza il pagamento. Questa è spesso la nota dolente, perché in caso di indisponibilità di fondi, NoiPA continua a inviare richiesta fino a quando il Ministero non provvederà a caricare il borsellino.

NoiPA effettua due emissioni speciali ogni mese, una entro il 18 ed un’altra a fine mese in concomitanza con l’emissione ordinaria. Servono poi alcuni giorni come tempi tecnici, al massimo dieci prima di ricevere l’accredito nella modalità indicata alla segreteria. Questo significa che secondo prassi le supplenze temporanee devono attendere almeno un mese dopo la stipula del contratto. Nonostante il ministero avesse annunciato miglioramenti alla procedura lo scorso aprile, le difficoltà restano.

La nota del ministero

Il Ministero specifica alle segreterie scolastiche

“Con l’obiettivo di garantire il pagamento delle spettanze al personale scolastico supplente breve e saltuario entro 30 giorni, il DSGA e il DS, a conclusione del rapporto di lavoro, o di ogni mensilità in caso di contratti di più lunga durata, verificano la congruità e la completezza dei dati trasmessi entro tre giorni lavorativi dalla conclusione della mensilità di riferimento e, tramite SIDI, effettuano l’autorizzazione tempestiva al pagamento (adempimento non previsto per gli incarichi di religione) e la trasmettono a NoiPA mediante SIDI. Il processo si conclude con il pagamento da parte di NoiPA del rateo stipendiale, autorizzato dal DSGA e dal DS, tramite il Sistema Spese della Ragioneria Generale dello Stato. Questa Direzione Generale, sulla base del fabbisogno calcolato delle singole rate autorizzate, assegna le risorse finanziarie occorrenti sui singoli POS dell’Istituzione scolastica, nel limite degli stanziamenti di bilancio previsti a legislazione vigente.”

Una nota che era già stata diramata lo scorso anno, a inizio anno scolastico, senza però sortire grandi effetti come dimostrano i problemi riscontrati negli scorsi mesi.

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