Continuità sostegno: docenti di ruolo rimarranno in cattedra per almeno tre anni e conferma su richiesta della famiglia con priorità agli specializzati
Uno degli aspetti del mondo della scuola sul quale il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, si sta concentrando maggiormente in questi primi mesi di Governo è sicuramente il mondo del sostegno. Molte le iniziative finalizzate a migliorare l’offerta della scuola in tal senso, e la priorità sarà data alla specializzazione degli 85mila docenti di sostegno che al momento non la possono ancora vantare.
I corsi Indire
Per accelerare questo processo, e scongiurare che nei prossimi anni altri studenti con disabilità abbiano in cattedra docenti senza specializzazione, si è pensato ai Corsi Indire, percorsi abbreviati di specializzazione gestiti anche dalle università.
Consentiranno di ottenere almeno 30 CFU entro il 31 dicembre 2025 e saranno riservati a coloro i quali possono vantare servizio su posto di sostegno per almeno tre anni (anche non consecutivi) negli ultimi cinque anni, nello stesso grado di istruzione.
La platea di beneficiare calcolata dal ministero è di circa 72mila docenti. I percorsi si affiancheranno al TFA sostegno formando un doppio canale di specializzazione finalizzato a migliorare l’assistenza agli studenti, anche grazie a corsi utili ad acquisire competenze specifiche sulle singole disabilità.
La continuità didattica
Non solo: per garantire una maggiore continuità didattica, si è pensato alla possibilità di conferma del docente di sostegno su richiesta della famiglia, previa valutazione del dirigente e dando sempre priorità ai docenti specializzati. Inoltre, è stato stabilito che i docenti di ruolo sul sostegno rimarranno in cattedra per almeno tre anni, anche questa decisione nell’ottica di migliorare la stabilità nell’insegnamento per gli alunni con disabilità.
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