L’avvio dei prossimi corsi di specializzazione sul sostegno Indire contribuirà, nonostante lo scetticismo che li sta accompagnando (soprattutto da parte di chi frequenta o si è specializzato mediante il ben più complesso Tfa) a risolvere il caos che anche quest’anno scolastico si sta verificando su molte cattedre.

Carenza soprattutto al Nord

Che ci fosse carenza di insegnanti di sostegno, soprattutto al Nord, era noto e prevedibile ma molte scuole sono nettamente in difficoltà e le loro difficoltà si stanno ripercuotendo sulle famiglie. Il fatto poi che la carenza di docenti riguardi studenti con famiglie e disabilità, rende il tutto ancora più increscioso e urgente da risolvere. In molte scuole del Nord alcuni alunni rischiano di dover entrare a scuola con due ore di ritardo o di uscire prima per la mancanza di personale. Situazione critica in particolare a Milano.

La mancanza di docenti sta comportando anche l’impossibilità di assicurare l’orario completo del tempo pieno in alcuni plessi. Al momento sono state assegnate meno cattedre di quelle richieste. Assicurare un’istruzione adeguata, in questo modo, diventa impossibile.

Il caos degli interpelli

Il sistema degli interpelli poi, che ha sostituito il metodo della messa a disposizione, si sta rivelando inadeguato. Addirittura arrivano candidature da parte di chi non ha assolutamente titolo per insegnare in una scuola, come camerieri e spogliarellisti.

Altro problema riguarda i docenti che vengono assunti ma che si dimettono subito dopo. In alcuni casi, funzionari di segreteria hanno preso servizio e il giorno dopo hanno chiesto due anni di aspettativa. Situazione che riguarda anche i collaboratori scolastici, non solo i docenti.

E poi c’è il problema del ritardo nell’attivazione del tempo pieno, che costringe famiglie in cui entrambi i genitori lavorano a ricorrere ad alternative a pagamento non sempre facile da affrontare.

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