Scatti anzianità docenti precari: hanno diritto all’aumento di stipendio in base al servizio svolto, Italia deferita alla Corte di Giustizia europea
Anche i docenti precari hanno diritto agli scatti di anzianità. La Commissione europea ammonisce l’Italia non solo per l’abuso di contratti a termine, ma anche per il fatto che il susseguirsi di questi annidi precariato non comportano per il docente alcun miglioramento dal punto di vista retributivo. Un precario può restare tale anche per vent’anno, e ogni anno è come se ricominciasse da zero. Non solo non gli viene riconosciuto il diritto a essere assunto per avere una stabilità economica, ma non gli viene nemmeno riconosciuto il servizio prestato sotto forma di scatti stipendiali.
La progressione stipendiale
Per la Commissione Europea questa è una grave violazione della normativa europea sul lavoro a tempo determinato nel settore scolastico che vale il deferimento del nostro Governo alla Corte di giustizia.
La Commissione sostiene che ci sia una discriminazione retributiva nei confronti degli insegnanti precari. La normativa italiana non contempla una progressione retributiva per gli insegnanti assunti a tempo determinato. Per loro nessuno scatto di anzianità di servizio, al contrario di quanto avviene per i docenti di ruolo, che beneficiano di una progressione stipendiale.
Tutto ciò rappresenta una discriminazione vietata dal diritto comunitario. La ricostruzione di carriera prevede che per gli insegnanti immessi in ruolo dall’anno scolastico 2023/2024 sarà prevista la valutazione integrale di tutto il periodo sia i fini giuridici che economici, senza limitazione ai soli primi quattro anni.
La ricostruzione di carriera
Quindi per il riconoscimento, giuridico ed economico per la ricostruzione carriera, varrà il servizio di insegnamento pre ruolo effettivamente prestato. Decade il criterio della validità dell’anno scolastico, che prevede il raggiungimento di un minimo di 180 giorni di servizio o il servizio ininterrotto dal 1° febbraio fino al termine delle attività didattiche.
Una volta ottenuta l’assunzione a tempo indeterminato e la conferma in ruolo il docente può richiedere la ricostruzione di carriera. In questo modo sfrutta anche il servizio svolto con contratti a tempo determinato.
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