Algoritmo Gps: storica sentenza, “le norme che regolano il sistema delle Gps devono essere necessariamente disapplicate”
Il Tribunale di Milano ha emesso una sentenza che porta alla luce nuove criticità nel sistema di assegnazione delle supplenze attraverso l’algoritmo GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze), evidenziando problematiche legate alla corretta attribuzione degli incarichi.
Secondo i giudici, l’algoritmo utilizzato per distribuire gli incarichi a tempo determinato nelle scuole presenta delle incongruenze, tali da rendere il sistema inefficace e, in alcuni casi, lesivo dei diritti dei docenti più meritevoli. Nella sentenza, il Tribunale ha dichiarato che “le norme dell’ordinanza ministeriale, che regolano il sistema delle GPS e che consentono l’illegittima assegnazione di incarichi a danno dei soggetti meritevoli, devono essere necessariamente disapplicate“.
Le criticità dell’algoritmo
Il cuore della questione sollevata riguarda il funzionamento dell’algoritmo, che, secondo quanto emerso, non sempre tiene conto delle posizioni corrette degli insegnanti inseriti nelle graduatorie, favorendo in alcuni casi candidati con punteggi inferiori o con requisiti meno idonei rispetto ad altri più qualificati. Questo ha generato malcontento e numerosi ricorsi da parte degli insegnanti, molti dei quali si sono visti scavalcati da colleghi con punteggi minori o che non avevano maturato lo stesso numero di anni di servizio.
La distribuzione degli incarichi
Il Tribunale ha sottolineato l’importanza di rispettare il principio di merito e trasparenza nell’assegnazione delle supplenze, evidenziando come l’attuale sistema, così come regolamentato dall’ordinanza ministeriale, non garantisca una corretta distribuzione degli incarichi. La sentenza si traduce nella necessità di disapplicare le norme che consentono assegnazioni ingiuste, favorendo un sistema di selezione più equo e aderente ai principi di imparzialità e competenza.
Il futuro dell’algoritmo
La sentenza del Tribunale di Milano potrebbe avere un impatto significativo sulla gestione futura delle GPS e sull’assegnazione delle supplenze in tutto il territorio nazionale. Si attende ora la reazione del Ministero dell’Istruzione, che potrebbe essere chiamato a rivedere l’attuale sistema di assegnazione per evitare ulteriori ricorsi e garantire maggiore trasparenza e giustizia nei confronti degli insegnanti.
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