Graduatorie, Gps e supplenze

Errori algoritmo Gps: docenti scavalcati nell’assegnazione delle supplenze ottengono risarcimento con stipendi mancati e punteggio

Ministero e tribunali viaggiano ormai da tempo su binari paralleli che sembrano destinati a non incontrarsi mai per quel che concerne la visione dell’informatizzazione nomine supplenze gestita dall’algoritmo. Se per il ministero funziona tutto bene, e non c’è alcun elemento da non correggere, riconducendo eventuali errori segnalati dai docenti che si ritengono vittime di ingiustizie a errori nell’invio della domanda per le max 15o preferenze, per i tribunali non è così.

Gli errori dell’algoritmo

Lo confermano le sempre più frequenti sentenze che sembrano tutte orientate verso la condanna dell’operato del ministero mediante algoritmo che penalizza, non sempre, docenti meglio posizionati in graduatoria a favore di colleghi che sulla carta non avrebbero gli stessi diritti di assegnazione.

Il Tribunale di Milano ha condannato il Ministero dell’Istruzione e del Merito a risarcire una docente di Matematica e Scienze (classe di concorso A028), la quale era stata scavalcata nell’attribuzione di supplenze attraverso il sistema algoritmico delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS). La docente, difesa dagli avvocati della Uil Scuola Rua, ha ottenuto il recupero delle retribuzioni, compresa la tredicesima, e il punteggio che avrebbe dovuto maturare.

L’ingiustizia subita

L’insegnante, analizzando le assegnazioni, si era accorta che alcuni dei posti da lei espressamente richiesti erano stati attribuiti a candidati con punteggi inferiori e senza diritto di prelazione. In seguito a questa irregolarità, ha presentato ricorso, chiedendo al giudice di annullare le assegnazioni delle supplenze non conformi. A titolo di risarcimento, è stato chiesto che venissero riconosciuti i compensi non percepiti e il punteggio che le spettava.

I legali della Uil Scuola Rua Lombardia hanno spiegato che il Tribunale ha rilevato l’illegittimità delle norme previste dall’ordinanza ministeriale che regolano l’algoritmo delle GPS. “Le norme che consentono l’assegnazione di incarichi a danno di soggetti meritevoli devono essere disapplicate”, hanno dichiarato i legali, sottolineando il ruolo decisivo della sentenza.

Un sistema da correggere

Con questa decisione, il Tribunale ha riconosciuto l’importanza di correggere il sistema di attribuzione delle supplenze, ritenendolo non solo inefficace, ma anche incostituzionale.

Abele Parente, Segretario della Uil Scuola Lombardia, ha espresso soddisfazione: “Confidiamo che questa ulteriore ed autorevole pronuncia possa spingere il Ministero ad intervenire in maniera definitiva su un sistema che il Tribunale non ha esitato a definire incostituzionale”.

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