Gps esaurite 2024: classi di concorso senza aspiranti del 4 ottobre, ecco dove si passa a GI e interpello
L’anno scolastico 2024/25 è iniziato da meno di un mese, ma già si registrano casi di classi di concorso con Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) esaurite. Si tratta di situazioni critiche in cui il numero di aspiranti docenti nelle GPS non è sufficiente a coprire i posti vacanti nelle scuole. Questo problema, già emerso negli scorsi anni, si presenta anche quest’anno con maggiore urgenza, poiché riguarda discipline fondamentali.
Cosa succede quando le GPS sono esaurite?
Quando una classe di concorso non ha più docenti disponibili nelle GPS, i posti vacanti devono essere assegnati seguendo un iter preciso. Il primo passo consiste nell’assegnare la supplenza dalle graduatorie d’istituto della scuola in cui il posto è disponibile. Se anche queste risultano insufficienti, si passa alle graduatorie di istituto viciniori, ovvero quelle degli istituti nelle zone limitrofe.
L’interpello: l’ultima risorsa
Se le graduatorie d’istituto risultano esaurite o non soddisfacenti per coprire il fabbisogno di personale, interviene l’interpello, una misura che fa il suo debutto ufficiale nell’Ordinanza Ministeriale n. 88/2024. L’interpello è stato già stato utilizzato con successo nell’anno scolastico 2023/24, ma quest’anno viene formalmente inserito tra le strategie per coprire i posti vacanti.
L’interpello consiste nell’aprire la ricerca di docenti anche al di fuori delle graduatorie ordinarie, coinvolgendo potenziali aspiranti provenienti da altre province o persino da altre classi di concorso. Uno strumento consente di allargare la ricerca a docenti che non avevano precedentemente espresso disponibilità per quella determinata classe di concorso o provincia, cercando di risolvere in tempi rapidi il problema della carenza di insegnanti.
Soluzione temporanea
L’interpello non rappresenta una soluzione strutturale, ma è una risorsa necessaria per garantire il regolare svolgimento delle attività didattiche. L’obiettivo resta quello di trovare in tempi rapidi un equilibrio tra domanda e offerta, anche attraverso strumenti eccezionali, per assicurare la copertura di tutte le cattedre disponibili.
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