Scuola

Concorso scuola 2024: scorrimento o immissione in ruolo dei candidati idonei, nuovo concorso PNRR a novembre con molte classi di concorso attuali non ancora completamente risolte

Il concorso PNRR 2023 è stato pensato per accelerare il reclutamento di nuovi insegnanti nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). L”obiettivo principale è il rafforzamento del sistema scolastico italiano, in linea con le indicazioni europee per migliorare l’efficienza della pubblica amministrazione. Uno degli interrogativi più frequenti tra i candidati riguarda le possibilità di scorrimento delle graduatorie e l’immissione in ruolo degli idonei.

Lo scorrimento dei candidati

Al momento, la normativa che regola i concorsi legati al PNRR non prevede esplicitamente lo scorrimento per i candidati idonei, ma solo per i vincitori. Aa meno di rinunce, i candidati che non rientrano nel numero di posti banditi rischiano di non essere assunti. Il decreto attuativo specifica che saranno pubblicati solo i nomi dei vincitori e che eventuali scorrimenti avverranno soltanto in caso di rinuncia da parte di uno o più vincitori.

Questo aspetto ha sollevato molte preoccupazioni tra i partecipanti al concorso, in particolare per coloro che potrebbero risultare idonei ma non vincitori. I sindacati scolastici hanno quindi avviato un dialogo con il Ministero dell’Istruzione per proporre modifiche alla normativa attuale, chiedendo che anche le graduatorie straordinarie e ordinarie possano beneficiare di uno scorrimento che permetta l’immissione in ruolo degli idonei, come avviene per altri concorsi pubblici. Il Ministro ha finora espresso la volontà di attenersi rigidamente alle regole vigenti, senza aperture verso modifiche sostanziali.

Nuovo bando all’orizzonte

È atteso un nuovo concorso PNRR per novembre 2024, oggetto di feroci critiche da parte di quanti sottolineano che molte delle classi di concorso del ciclo attuale non sono state ancora completamente gestite o concluse. L’auspicio è che si possano profilare nuove opportunità per chi non ha avuto successo nella prima tornata. Se il dialogo con i sindacati evolvesse positivamente, si potrebbero introdurre norme finalizzate a un maggiore ricorso alle graduatorie di idonei per garantire l’assunzione di personale qualificato nel prossimo futuro.

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