Assunzione idonei concorso scuola: prima del bando di ottobre copertura di tutti i posti vacanti, utilizzando tutte le graduatorie degli idonei dei concorsi precedenti e portando a esaurimento anche quelle del concorso 2023
Ogni giorno che passa si avvicina sempre più il prossimo concorso scuola 2024, il secondo in programma quest’anno e l’ultimo della fase transitoria in ambito pnrr. Un concorso atteso da chi non ha potuto partecipare ai concorsi precedenti e da chi avrà l’ultima occasione per partecipare con determinati requisiti che poi scompariranno, come i diplomati itp e chi è in possesso dei 24 cfu.
Graduatorie non esaurite
Ma un concorso anche molto criticato e addirittura osteggiato, ritenuto non solo superfluo ma addirittura dannoso in virtù delle graduatorie degli idonei dei concorsi precedenti non esaurite che in questo modo andranno inevitabilmente in soffitta penalizzando chi non è risultato vincitori e non rientrando tra i osti messi a bando ma che ha comunque superato le prove e che adesso deve ricominciare tutto daccapo.
Per l’anno scolastico 2024/25 sono stati accantonati circa 19.000 posti da destinare al prossimo concorso PNRR che verrà bandito tra fine ottobre e inizio novembre. I sindacati ritengono inutile, anzi dannoso bandire nuove procedure concorsuali senza prima aver coperto tutti i posti vacanti. L’auspicio è che il ministero provveda a utilizzare tutte le graduatorie degli idonei dei concorsi precedenti e portando a esaurimento anche quelle del concorso 2023.
I posti non coperti
La UIL Scuola Rua spera che il ministero decida di impiegare le graduatorie esistenti anche per gli anni scolastici successivi. Non solo: si dovrebbero anche redistribuire i posti non coperti in una regione tra le altre regioni. Una strategia che consentirebbe di ottimizzare le assunzioni. Allo stesso tempo, si otterrebbe il risultato di permettere lo scorrimento delle graduatorie degli idonei del concorso 2020.
Insomma assumendo tutti gli idonei dei concorsi svolti negli anni passati si darebbe un segnale forte e si eviterebbe di costringere a una nuova verifica chi ha già superato con successo la selezione ma non è stato ancora assunto.
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Algoritmo continua a sbagliare quelli che sono stati scavalcati restano a guardare le ingiustizie e a subire con rabbia.chi li tutela chi li ripaga?,si parla ma non si ferma questa macchina infernale Ma lo capite che i ragazzi sono a casa senza lavoro disoccupati e quelli di seconda fascia la oramp.
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Carissima Giusi, pur da pensionato e senza alcun interesse, seguo da tempo e con disgusto il mondo della scuola. Hai perfettamente ragione ma il vero problema è l’inconsistenza sindacale. Io ho operato nel settore bancario e lì i sindacati (tutti) avevano un forte potere rappresentativo e contrattuale. Quelli della scuola lì vedo timidi, al massimo proponenti ma di scarsa incisività, senza alcun peso e non incidono minimamente sulle decisioni del Miur.
Il ministro (per fortuna non ne ricordo il nome) che ha solo interesse a che l’anno scolastico parta(lo ha dichiarato lui) dichiarando ininfluente il danno ai precari storici che dopo anni vengono esclusi dal mondo del lavoro. Stiamo parlando di persone, famiglie, figli, non di oggetti. Il vero male di questo paese è dare potere a persone incapaci di una visione ampia e costruttiva.
Attenzione!! Si parla con insistenza di utilizzare, prima di effettuare il prossimo concorso, le graduatorie degli idonei del concorso 2023. Prima di loro ci sarebbero gli idonei del concorso straordinario bis. Questi ultimi non hanno fruito di alcun beneficio né riconoscimento a qualsiasi
titolo. Quindi i sindacati che chiedono con insistenza l’inserimento degli idonei del concorso 2023
dovrebbero, a maggior ragione, ricordarsi di chi ha già da tempo acquisito tale diritto.