Economia e Fisco

Carta del docente: un mese di ritardo nel pagamento del bonus, l’8 ottobre decisivo per ottenere indicazioni circa le date di erogazione

E’ iniziata la seconda settimana di ottobre e per quanti speravano che potesse esserci la buona notizia della ripresa delle funzionalità del sito che ospita il bonus carta docente, è stata una delusione. Al momento è tutto fermo al messaggio dell’anno scorso, e questo significa che per il momento non ci sono speranze che il bonus possa essere erogato in tempi brevi.

Un mese di ritardo

Un ritardo considerevole, soprattutto se raffrontato con le tempistiche della catta del docente degli scorsi anni, quando entro il 20 settembre gli importi erano sempre disponibili per gli aventi diritto. Adesso il ritardo accumulato si sta avvicinando addirittura a un mese, e questo significa due cose: la prima che evidentemente ci sono delle difficoltà con il reperimento delle coperture economiche da parte del ministero.

La seconda è che tutti coloro i quali stanno in questi giorni provvedendo al pagamento di iscrizioni a corsi di vario tipo, dovranno provvedere di tasca loro non potendo fare affidamento sui 500 euro del bonus. Ammesso che di 500 euro si tratti davvero, perché c’è la forte possibilità che già a partire da quest’anno al somma possa essere decurtata, come annunciato, di 75 euro, scendendo quindi a 425 euro.

L’importo previsto

Il lato positivo della vicenda è che i più ottimisti sperano che questo ritardo possa essere propedeutico proprio al tentativo da parte del Governo di reperire i fondi utili a non decurtare l’importo, lasciandolo almeno per quest’anno alla formula piena che lo ha caratterizzato fin dai primi giorni, e cioè 500 euro.

La notizia è che l’incontro tra sindacati e Ministero dell’Istruzione e del Merito è confermato per l’8 ottobre alle ore 16, dopo essere stato spostato per impegni istituzionali di Valditara. Potrebbe essere l’occasione buona per avere notizie ufficiali in merito alle possibili tempistiche di erogazione del bonus docenti, visto che per il momento a livello ministeriale non è trapelato ancora nulla.

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