Interpelli scuola: ecco perché conviene comunque continuare a inviare la messa a disposizione
Forse parlare di fallimento del sistema interpello è eccessivo, ma è innegabile che questo nuovo sistema di reclutamento introdotto da quest’anno che sostituisce il sistema della messa a disposizione, collaudato da diversi anni, stia prestando il fianco a molte critiche e polemiche.
La strategia
In generale è un meccanismo che garantisce trasparenza, ma allo stesso tempo mostra i suoi limiti a livello di efficacia soprattutto per quel che riguarda le tempistiche. E per le scuole e i dirigenti scolastici alla ricerca di docenti, il rispetto delle tempistiche, soprattutto sulle supplenze brevi, è spesso la priorità.
Ecco perché non deve sorprendere che pur avendo perso priorità rispetto all’interpello, il sistema della messa a disposizione non è completamente scomparso, anzi.
I dirigenti scolastici ne fanno ancora ricorso, dichiarandolo apertamente: “In subordine verranno prese in considerazione le candidature con requisiti diversi e infine, in assenza di riscontri, anche eventuali messe a disposizione (MAD) comunque pervenute all’istituzione scolastica per la tipologia di posto per il quale è stato pubblicato l’interpello.”
In altri casi spiegano che: “Qualora si esaurisse la graduatoria dei singoli interpelli l’istituto potrà tenere conto in forma libera e non obbligatoria, della candidatura inviata liberamente”.
Un database utile
D’altra parte una soluzione il dirigente scolastico deve trovarla nel momento in cui deve comunque coprire la supplenza e non ha ricevuto risposte.
In particolare le difficoltà maggiori riguardano la compatibilità delle tempistiche tra interpello e supplenze brevi. In questo caso, gli interpelli pervenuti vengono usati come database.
Viene comunicato infatti che “Inoltre poiché questa istituzione scolastica, nel corso del corrente anno scolastico 2024/25, potrebbe avere la necessità di reclutare candidati disponibili ad accettare supplenze di durata e orario variabile, con le domande pervenute effettuerà una graduatoria ed elenco di personale docente valida per l’A.S 24/25 per il conferimento di supplenze brevi e saltuarie.”
Gli interpelli sono particolarmente frequenti nel caso di posti comuni di infanzia e primaria per cui la richiesta di partecipazione a un interpello viene considerata come disponibilità da utilizzare anche per le eventuali successive necessità di supplenza.
Un invio conveniente
Questo non significa che i futuri posti vacanti non verranno resi noti tramite interpello, ma in caso di necessità si useranno le candidature precedenti come messa a disposizione.
Ecco perché può convenire in ogni caso continuare a inviare le domande di messa a disposizione per le scuole di proprio interesse: in caso di necessità, un database di nomi utili a coprire alcune cattedre potrebbe fdare comodo al dirigente scolastico e rappresentare una buona opportunità di supplenza.
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