Scuola

Concorso scuola 2024: docenti vincitori per la stessa classe di concorso e regione sono confermati sul posto vacante già assegnato per scorrimento delle graduatorie di supplenza

Le immissioni in ruolo dell’autunno 2024 si basano sui concorsi DDG n. 2575/2023 per la secondaria e DDG n. 2576/2023 per infanzia e primaria. L’obiettivo del ministero è quello di arrivare al traguardo ambizioso delle 20.000 assunzioni entro il 31 dicembre 2024. Sono impegni presi nei mesi scorsi con l’Unione Europea, che su questo aspetto pone vincoli al momento inderogabili e che sta portando all’anomalo doppio bando di concorso 2024, il cui secondo atto arriverà tra pochi giorni.

La novità introdotta

I docenti vincitori dovranno prendere servizio nelle sedi assegnate dai concorsi legati al PNRR. Una novità introdotta dal decreto n. 71 del 2024 (trasformato in legge n. 106 del 31 luglio 2024) stabilisce che i docenti vincitori di concorso, se già in servizio con supplenze annuali (fino al 31 agosto), resteranno su quei posti, liberando ulteriori posti vacanti per i futuri concorsi.

Una procedura non esente da anomalie, come dimostra secondo Orizzonte Scuola quello che sta accadendo in alcune regioni. Ad esempio, le prime procedure in Lombardia e Veneto hanno sollevato problematiche legate all’assegnazione di cattedre accantonate per concorsi ma nel frattempo affidate a supplenti.

Le proteste

Questo ha causato proteste da parte di:

– vincitori del concorso che non trovano cattedre precedentemente assegnate da Graduatorie d’Istituto.
– supplenti su posti accantonati, convinti di avere un incarico temporaneo, ora confermati ex lege.
– docenti vincitori del concorso che devono lasciare supplenze al 30 giugno 2025 per assumere il ruolo su un’altra sede o provincia, creando disagi operativi.

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