Assunzione idonei concorsi scuola: le tempistiche di immissione in ruolo dei docenti in graduatoria
Il concorso PNRR 2, parte della fase transitoria che termina il 31 dicembre 2024, sta generando dibattiti tra sindacati e politica, soprattutto in seguito alle recenti manifestazioni di piazza. La questione principale riguarda la situazione degli aspiranti insegnanti idonei, ma non vincitori, dei concorsi precedenti (ordinario 2020, straordinario 2020 e PNRR 1) e le diverse normative applicate.
L’inserimento nelle graduatorie
Nel concorso ordinario 2020 (DDG 498 e 499), inizialmente solo i vincitori erano inseriti nelle graduatorie. Grazie al Decreto Legge n. 36/2022, modificato dal Decreto Legge 75/2023, anche gli idonei sono stati aggiunti e le graduatorie sono state trasformate in graduatorie a esaurimento.
A partire dall’anno scolastico 2024/2025, le assunzioni saranno effettuate in base alla disponibilità dei posti residui. Si prevede l’assunzione di circa 6.000 idonei, con decorrenza giuridica dal 1° settembre 2024, ma decorrenza economica dall’anno scolastico 2025/26. Durante un recente incontro con i sindacati, il Ministro Valditara ha comunicato l’intenzione di negoziare con la Commissione Europea per rendere più flessibili le norme sul reclutamento e favorire un’assunzione più rapida degli idonei.
La validità triennale
Il concorso straordinario 2020 (DDG 510), invece, ha visto la formazione di graduatorie limitate ai vincitori, con validità triennale. Anche se queste graduatorie sono state successivamente integrate con gli idonei non vincitori, non sono state trasformate in graduatorie a esaurimento, e la loro validità è scaduta. Dal 2024/25, gli idonei non parteciperanno alle procedure di assunzione in ruolo, a meno che non venga introdotto un intervento legislativo specifico.
Per quanto riguarda il concorso PNRR 1 (DD 2575 e 2576 del 2023), le graduatorie di merito sono riservate esclusivamente ai vincitori, corrispondenti al numero di posti banditi per classe di concorso e regione. Gli idonei non vincitori saranno considerati solo in caso di rinuncia dei vincitori. Questa situazione non risolve il problema del numero considerevole di candidati che, pur avendo superato le prove, non si trovano in graduatoria a causa delle riserve di posti (fino al 50% dei posti disponibili).
L’impegno del ministro
Il Ministro Valditara ha ribadito l’importanza di mantenere le procedure concorsuali previste dal PNRR, per evitare la perdita dei finanziamenti europei, anche se l’obiettivo rimane la modifica delle regole europee.
Iscriviti al nostro canale Telegram per ricevere tutti gli aggiornamenti sulla scuola. Seguici su Google News cliccando su “segui”.