Carta del docente precari: arriva il 14 ottobre, ma restano ancora una volta fuori gli insegnanti con contratto a tempo determinato
La prossima settimana verrà finalmente resa disponibile la carta docenti, bonus di 500 euro riservato agli insegnanti utile per il pagamento dei corsi di formazione e non solo. Dopo una lunga attesa, di quasi un mese rispetto al solito periodo di pagamento degli anni scorsi, finalmente il 14 ottobre gli aventi diritto avranno a disposizione il bonus.
Precari esclusi
La conferma è arrivata nelle scorse ore nel corso di un incontro tra ministero e sindacati durante il quale sono stati affrontati anche altri argomenti, come il prossimo concorso scuola che verrà bandito tra fine ottobre e inizio novembre. La notizia, oltre che la certezza della data in cui il bonus sarà disponibile, riguarda anche il fatto che contrariamente a quanto era dato di fatto per scontato, il bonus per quest’anno non verrà decurtato dei 75 euro come previsto.
Verrà invece mantenuta la cifra solita di 50 euro. La cattiva notizia è invece che il bonus sarò riservato unicamente al personale a tempo indeterminato. Una decisione che lascia perplessi i sindacati, rappresentando un’ulteriore discriminazione nei confronti di una categoria già di per sé penalizzata.
Soprattutto arriva in un momento in cui l’Italia è stata oggetto di una procedura di infrazione la scorsa settimana per l’abuso di contratti a termine e per il mancato adeguamento degli stipendi all’anzianità contrattuale per i precari.
Mancanza di fondi
“Se facciamo questa operazione di ulteriore discriminazione su una parte importante come quella retributiva mi sembra che diamo ragione all’Unione Europea anche da questo punto di vista”, spiega Flc Cgil.
“Il motivo è perché non ci sono i soldi, questo abbiamo capito, perché il punto e l’elemento di criticità per noi molto forte di tutto l’incontro al netto della buona volontà del chiederò, prenderò l’impegno è che sulle questioni diciamo fondamentali che abbiamo chiesto tutti, stabilizzazione del personale, eliminazione per esempio del turnover sugli Ata, quindi assunzione almeno dei 20.000 ATA in organico di diritto e poi stabilizzazione del personale sull’organico di fatto e contratto con tutto quello che vuol dire. Qui diciamo invece purtroppo le risposte in questo momento non ci sono state date e questo è un tema anche perché siamo a pochi giorni dalla redazione della Legge di bilancio, quindi la questione risorse investimenti e sul sistema di istruzione per noi fondamentale è sul rinnovo del contratto che si va a rinnovare con un’inflazione cumulata che è di circa 2/3 superiore alle risorse disponibili.”
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Certo, però per comprare le armi da destinare all’Ucraina ci sono, mentre i 33 mila euro che prendono i politici non si toccano.