Algoritmo Gps: sospensione immediata e ritorno alle convocazioni in presenza fino a quando non verranno risolti i problemi, la richiesta di Uil Scuola
L’algoritmo utilizzato per l’assegnazione delle supplenze nelle scuole italiane continua a essere bersaglio di critiche, non solo da parte dei docenti coinvolti nella procedura ma anche e soprattutto da parte dei sindacati. Uil Scuola Rua, uno dei principali sindacati di categoria, ha definito il sistema come qualcosa che “fa acqua da tutte le parti”. I problemi legati all’algoritmo hanno spinto il sindacato a richiedere con fermezza la sua sospensione, proponendo di tornare temporaneamente alle convocazioni in presenza, almeno fino a quando non verranno risolti i numerosi problemi riscontrati.
La criticità dell’algoritmo
Secondo Uil Scuola Rua, l’algoritmo presenta diverse falle che generano paradossi e ingiustizie nel processo di assegnazione delle supplenze. Tra le principali problematiche segnalate, la gestione delle preferenze e delle graduatorie, che talvolta sembra penalizzare proprio i docenti con punteggi più alti, favorendo in maniera inspiegabile chi ha meno esperienza o titoli. Un malfunzionamento che si traduce in una disparità di trattamento tra gli insegnanti, creando situazioni di frustrazione e disillusione tra coloro che, con punteggi elevati, vedono sfumare le opportunità lavorative a causa di un errore del sistema.
Conseguenze economiche e legali
Le anomalie dell’algoritmo non solo mettono a rischio il regolare funzionamento delle scuole, ma hanno anche un impatto economico significativo. Uil Scuola Rua ha sottolineato come le incongruenze generate dal sistema abbiano favorito un aumento esponenziale del contenzioso legale, con un costo per lo Stato che si aggira su milioni di euro. I docenti esclusi dalle supplenze ingiustamente, infatti, hanno intrapreso azioni legali per difendere i propri diritti, alimentando un sistema giudiziario già sovraccarico.
La richiesta del sindacato
Per evitare ulteriori disagi e ingiustizie, Uil Scuola Rua propone un ritorno temporaneo alle convocazioni in presenza, una modalità che garantisce maggiore trasparenza e un controllo più diretto sul processo di assegnazione delle supplenze. Questa soluzione, secondo il sindacato, dovrebbe essere adottata fino a quando l’algoritmo non sarà stato perfezionato e reso in grado di operare in modo equo. La richiesta di sospensione dell’algoritmo non è isolata: anche altri sindacati sollevato hanno dubbi sul funzionamento del sistema.
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Per non essere penalizzante, l’algoritmo dovrebbe tornare indietro per assegnare le sedi indicate tra le preferenze, quando si creano, e non bypassando i docenti con maggior punteggio, solo perché ad un turno non vi è la sede preferita. È questo che l’algoritmo non fa, perché il MIUR non vuole che lo faccia.
Il si istema di reclutamento mediante l’algoritmo va assolutamente cambiato mi spiace dirlo ma fa acqua da tutte le parti lascia a casa insegnanti con anni di esperienza Mi chiedo dove sono i sindacati?