Interpelli scuola: si cambia, ora le scuole possono raccogliere in anticipo le disponibilità dei docenti e diventa sempre più simile alla Mad
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ha deciso di dare il via libera ai dirigenti scolastici per avviare la raccolta preventiva delle disponibilità degli insegnanti per le supplenze brevi. Una decisione che di fatto costituisce una parziale ammissione di fallimento dello strumento dell’interpello come sostituto assoluto delle domande di messa a disposizione.
Questa nuova modalità rende infatti l’interpello per le supplenze sempre più simile alla tradizionale domanda di Messa a Disposizione (MAD), e permette alle scuole di gestire in anticipo le necessità organizzative, raccogliendo le adesioni di docenti pronti a coprire incarichi di breve durata.
Interpelli preventivi
La novità riguarda principalmente supplenze della durata massima di 10 giorni, un aspetto che rende questo strumento particolarmente utile per far fronte a coperture rapide in caso di assenze brevi. L’interpello preventivo è rivolto a docenti già inseriti nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) e, secondo le nuove disposizioni, consente ai dirigenti di raccogliere le adesioni dei docenti interessati anche prima che si presenti la necessità effettiva.
Una procedura che consentirà di snellire e velocizzare i processi di chiamata, migliorando l’efficienza organizzativa nelle scuole. L’interpello non sostituisce le chiamate ordinarie da graduatorie ma rappresenta un meccanismo parallelo, che permette di avere un bacino di docenti immediatamente disponibili in caso di necessità.
Differenze con la MAD
Se da un lato l’interpello preventivo ricorda la tradizionale Messa a Disposizione, poiché si basa sulla disponibilità volontaria dei docenti, dall’altro si differenzia per essere destinato anche ai docenti già presenti nelle graduatorie GPS. La MAD, infatti, è aperta ai candidati non inseriti in graduatorie, salvo deroghe, mentre l’interpello punta a valorizzare gli insegnanti già abilitati o in attesa di incarico.
Con questa novità, il Ministero punta a garantire una maggiore tempestività nella gestione delle supplenze brevi, mantenendo comunque il controllo sulle procedure attraverso l’uso delle GPS.
Un cambiamento per la gestione scolastica
L’introduzione dell’interpello preventivo è una risposta concreta alle difficoltà organizzative che le scuole affrontano quotidianamente, specialmente per le supplenze di breve durata. Grazie a questo strumento, si punta a ridurre i tempi di attesa e garantire una maggiore continuità didattica agli studenti, un fattore cruciale nel miglioramento dell’offerta formativa.
Le scuole potranno così contare su una rosa di insegnanti già pronti a intervenire, senza dover attivare ex novo ricerche di personale, con un vantaggio anche per i docenti che avranno maggiore possibilità di essere contattati rapidamente.
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