Percorsi abilitanti docenti: avvio secondo ciclo, preoccupazione per le classi di concorso che hanno l’accreditamento in un solo ateneo in tutta Italia
I percorsi abilitanti sono la colonna portante della riforma del reclutamento docenti perfezionata dall’attuale ministero, dopo essere stata avviata dal precedente Governo con il ministro Bianchi. Siamo ancora nella fase transitoria, che consente un sistema misto di accesso ai concorsi e questo varrà anche per il prossimo concorso scuola che verrà bandito a fine ottobre-inizio novembre.
Poi con la fine della fase transitoria, dal prossimo anno si passerà alla fase ordinaria fortemente caratterizzata dalla partecipazione ai concorsi abilitanti, e in questo senso le difficoltà organizzative ancora persistenti in questo ambito non lasciano sereni. Il primo ciclo di percorsi abilitanti è stato avviato e sta andando avanti, ma non mancano le problematiche a livello di organizzazione.
Il secondo ciclo
C’è poi attesa per il secondo ciclo previsto per l’anno accademico 2024/2025. Sarà riservato sia a chi ha partecipato al primo ciclo, sia ai vincitori di concorso che non hanno ancora l’abilitazione. Con la riforma del reclutamento, senza percorso abilitante non si può ottenere la trasformazione da contratto a tempo determinato a contratto a tempo indeterminato.
Il ministero sta cercando di sciogliere i nodi in questo senso ancora persistenti, come quelli di chi ha vinto un concorso in classi di concorso che hanno l’accreditamento in un solo ateneo in tutta Italia. Per questi insegnanti, non sarà semplice frequentare i percorsi abilitanti. Al momento il ministero non ha ancora fornito in tal senso una soluzione. Bisogna anche considerare che chi sta frequentando il primo ciclo teme di non riuscire a completare l’iter, visti i tempi risicati e le difficoltà organizzative che stanno manifestando le università.
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