Bonus carta docente: università lo accettano per i percorsi abilitanti, ma per i vincitori di concorso che hanno preso servizio a settembre la situazione cambia
L’introduzione dei percorsi abilitanti e la possibilità di finanziare la formazione con la carta del docente è un tema ancora più attuale da quando il bonus è stato finalmente formalizzato dal ministero, con erogazione a partire dal 14 ottobre. Sarà possibile utilizzare il bonus della carta docente per coprire le spese di questi percorsi, alla luce dei cambiamenti legati ai concorsi e all’accesso ai ruoli? Per comprendere meglio la situazione, è importante analizzare due aspetti chiave: il rapporto tra la carta docente e i percorsi abilitanti, e l’accesso alla carta docente per i vincitori di concorso che hanno preso servizio a settembre.
Carta docente e percorsi abilitanti
La carta docente, istituita nel 2016, rappresenta uno strumento fondamentale per la formazione continua dei docenti italiani, fornendo un bonus annuale di 500 euro destinato all’acquisto di materiali didattici, libri, corsi di formazione e altre risorse utili all’aggiornamento professionale. Con l’introduzione dei nuovi percorsi abilitanti per i docenti, una delle principali domande è se le università accetteranno questo bonus per finanziare tali percorsi.
Alcune università hanno già confermato la possibilità di utilizzare la carta docente per coprire, almeno in parte, i costi dei percorsi abilitanti. Una decisione che permette ai docenti di accedere alla formazione necessaria per ottenere o rinnovare l’abilitazione all’insegnamento, senza gravare eccessivamente sul proprio bilancio personale. Non tutte le istituzioni universitarie hanno adottato la stessa linea, e la situazione può variare da ateneo ad ateneo. I docenti interessati possono informarsi direttamente presso le università che offrono i percorsi di abilitazione per verificare la disponibilità dell’opzione della carta docente.
I vincitori di concorso entrati in servizio a settembre
Un altro tema riguarda i vincitori di concorso che hanno preso servizio a settembre 2024. La carta docente viene concessa a tutti i docenti di ruolo con contratto a tempo indeterminato, ma la situazione è più complessa per chi si trova in una posizione transitoria, come nel caso dei vincitori di concorso che hanno ottenuto una nomina finalizzata al ruolo.
Coloro che sono entrati in servizio a settembre e hanno firmato un contratto a tempo indeterminato possono beneficiare della carta docente, in quanto sono ufficialmente di ruolo. Per loro, il bonus annuale di 500 euro sarà disponibile e utilizzabile come per tutti gli altri docenti di ruolo.
Diverso è il caso di coloro che hanno ricevuto una nomina finalizzata al ruolo, ma sono attualmente sotto contratto di supplenza. In questa situazione, il contratto non è ancora definitivo e il docente non può ancora essere considerato di ruolo a tutti gli effetti. Di conseguenza, non avrà diritto alla carta docente finché non verrà formalizzato il contratto a tempo indeterminato. Questo meccanismo, sebbene possa sembrare complesso, è coerente con le normative attuali che regolano l’accesso ai benefici della carta docente.
Il via libera
Per l’utilizzo della carta docente per i percorsi abilitanti, alcune università hanno già dato il via libera, ma la situazione può variare da istituto a istituto. I vincitori di concorso che hanno preso servizio a settembre possono accedere alla carta docente solo se hanno già un contratto a tempo indeterminato. Chi, invece, è ancora sotto contratto di supplenza finalizzato al ruolo dovrà attendere la formalizzazione definitiva del contratto prima di poter usufruire del bonus.
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