Caos supplenze GPS: contratti fino al 30 giugno trasformati in supplenze brevi fino al termine delle attività didattiche
Si aggiungono al ricco pacchetto di problematiche emerse con l’algoritmo nell’ambito dell’assegnazione delle supplenze Gps di quest’anno anche le numerose segnalazioni di Dirigenti Scolastici che stanno costringendo, pur non avendone titolo, diversi supplenti al 30 giugno a firmare contratti di supplenza breve fino al termine delle lezioni.
La data ultima dei contratti
E’ successo con il primo bollettino GPS, è la situazione riguarda in particolar modo la provincia di Napoli. Secondo le segnalazioni ricevute dai sindacati, alcuni Dirigenti Scolastici stanno facendo firmare contratti ai docenti individuati fino al termine delle lezioni riportando la data del 7 giugno al posto del termine delle attività didattiche, come indicato sul bollettino, e cioè il 30 giugno.
I sindacati stanno cercando di appurare questa situazione, chiedendo ai responsabili una nota esplicativa che coinvolga tutte le istituzioni scolastiche.
Le attività escluse
In virtù di questo andazzo, insegnanti con contratto a tempo determinato regolamentato dall’art. 2 dell’O.M. 88 del 16/05/2024 stanno formando in provincia di Napoli contratti che interpretano in maniera scorretta l’Ordinanza Ministeriale. Il motivo è che viene confuso l’ultimo giorno stabilito per le attività didattiche, il 30 giugno, con l’ultimo giorno di lezione.
Restano in questo modo fuori dai contratti attività come scrutini, aggiornamento, programmazione, collegi abitualmente calendarizzati dopo la fine delle lezioni e fino al termine delle attività didattiche.
La penalizzazione per i docenti
Queste attività sono fissate spesso tra il 1° settembre ed il 30 giugno, protraendosi anche a luglio in caso di esami di maturità. FAr firmare contratti fino al termine delle lezioni significa far firmare contratti brevi e saltuari. La penalizzazione per i destinatari di questi accordi riguarda la retribuzione della malattia al periodo di comporto e la soppressione dei tre giorni di permesso retribuito ottenuti col CCNL 19-21. Nei prossimi giorni si cercherà di capire come risolvere la situazione.
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